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Si scalda bruscamente il clima in Regione, ben prima che la Finanziaria 2026 arrivi ufficialmente in commissione. L’innesco è arrivato dal nuovo Piano assunzioni (Piao) 2025-2027, dove la Giunta guidata da Alessandra Todde ha ridisegnato la distribuzione delle risorse destinate ai collaboratori esterni dei gruppi consiliari, riducendole da 4,2 a 2,2 milioni di euro.
Un taglio che non è passato inosservato. Negli uffici dei gruppi di via Roma l’allarme è scattato immediatamente: il Partito Democratico, che conta il numero più alto di consiglieri e dunque di collaboratori, ha già comunicato ai suoi 15 dipendenti a tempo determinato che il loro incarico potrebbe interrompersi. La questione è stata portata sul tavolo della conferenza dei capigruppo, dove il malumore è ormai trasversale.
Secondo la lettura che circola in Consiglio, all’interno del Piao il budget complessivo per le collaborazioni esterne sarebbe stato fortemente riequilibrato a favore dell’esecutivo. La maggior parte delle risorse – accusano i gruppi – sarebbe indirizzata ai consulenti di viale Trento, riducendo invece il margine di manovra dell’Assemblea. Una scelta destinata, di fatto, a ridimensionare staff e consulenze dei gruppi politici.
Il caso, esploso in questi giorni, rischia di ripercuotersi sull’iter della Manovra. Più di un consigliere sta valutando di utilizzare la discussione di bilancio per rispondere al “taglio” presentando emendamenti mirati a ridurre i fondi destinati agli staff degli assessorati e degli enti regionali. Una prova di forza che potrebbe trasformarsi nel primo vero scontro politico dell’anno.








