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A due mesi dall'incarcerazione e dalla confessione resa nella caserma dei carabinieri di Palau, Emanuele Ragnedda è stato sottoposto a interrogatorio in carcere a Bancali.
La pubblica ministero Noemi Mancini, insieme al procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, sta investigando sull'omicidio di Cinzia Pinna,33enne di Castelsardo, avvenuto nella tenuta di Concaentosa tra Palau e Arzachena.
Ragnedda, assistito dall'avvocato Luca Montella, ha ribadito di "aver sparato tre colpi per difendersi da un'aggressione". Tuttavia, gli investigatori dubitano di questa versione e stanno esaminando prove sul luogo del delitto e sul corpo della vittima. Le indagini si concentrano anche sul computer dell'imprenditore per individuare eventuali complici nell'occultamento degli effetti personali della vittima, compreso il suo cellulare ancora disperso.
Al vaglio degli inquirenti ci sono i contatti intercorsi tra Ragnedda e altri soggetti subito dopo l'omicidio, al fine di fare chiarezza sulla dinamica del delitto e sul coinvolgimento di Luca Franciosi e Rosa Maria Elvo, ancora sotto inchiesta per favoreggiamento.





