Il neoeletto assessore regionale dell'Agricoltura, Francesco Agus, ha iniziato la sua attività oggi, mercoledì 10 dicembre, e ha definito chiaramente il suo impegno per uno dei settori economici di rilievo della Sardegna. "Oggi l'assessorato all'Agricoltura è ancora più strategico di quanto lo fosse ieri. Perché viviamo in un momento in cui le comunità della nostra isola vedono a rischio la loro stessa sopravvivenza - scrive sui social l'esponente dei Progressisti -. Negli ultimi dieci anni abbiamo perso 80mila abitanti. È come se venisse meno, ogni anno, un paese grande come Dorgali o come Sanluri".

Secondo Agus lo spopolamento, in particolare nelle zone interne, "si può contrastare solo con politiche coerenti, non basta l'assistenzialismo, non bastano i bonus che, seppur graditi, non incidono sulla competitività, sull'attrattività dei territori verso i giovani e quindi sulla piramide demografica. Serve creare lavoro vero, solido, legato indissolubilmente ai territori".

Per questo "il cibo, nella sua filiera più ampia, oggi ha un valore più grande che in passato - aggiunge il neo assessore -. Può generare redditi e benessere quando le comunità sanno fare sistema e le istituzioni sono in grado di metterle in condizioni di farlo. E questo sarà il mio impegno".

Nel corso della seduta di ieri del Consiglio regionale, è stata ufficializzata la soppressione del gruppo consiliare dei Progressisti in seguito alle dimissioni dell'assessore Gianfranco Satta, che, dopo aver perso la fiducia del suo partito, ha deciso di unirsi al gruppo Misto. Con soltanto due consiglieri rimasti, il gruppo si è trovato in una situazione di insufficiente rappresentanza per poter continuare a esistere. Anche gli altri due membri, Francesco Agus (ora nominato assessore) e Ivan Pintus, hanno temporaneamente aderito al gruppo Misto.