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Il sostegno finanziario alle Province e alle Città metropolitane istituite secondo la legge regionale n. 7 del 2021 è stato confermato per il triennio 2025-2027, come dichiarato dall'assessore degli Enti locali, Francesco Spanedda. L'importo di 30.835.000 euro sarà destinato annualmente a ciascuna di queste amministrazioni, come evidenziato dallo stesso assessore.
"Con l'approvazione della delibera di Giunta che stabilisce i criteri per il riparto delle risorse a favore degli enti di area vasta, la Regione conferma la centralità delle autonomie locali nel governo del territorio - spiega l'assessore -. È un atto politico e amministrativo che consolida il nuovo assetto istituzionale e va nella strada di restituire operatività, responsabilità e dignità agli enti intermedi, strumenti fondamentali per garantire servizi, infrastrutture e coesione nei territori della Sardegna".
"Fin dall'inizio di questa legislatura - prosegue Spanedda - abbiamo lavorato per accompagnare il riordino delle Province attraverso un confronto costante con i loro rappresentanti, per far sì che le nuove Province e le Città metropolitane non siano più enti bloccati in una fase transitoria, ma diventino il prima possibile istituzioni pienamente operative, dotate di mezzi per svolgere le funzioni fondamentali in materia di istruzione, viabilità, ambiente e pianificazione".
I criteri di ripartizione concordati durante la Conferenza permanente Regione-Enti locali stabiliscono che le risorse saranno divise in tre parti: il 30% equamente tra gli enti, il 30% in base alla popolazione residente e il restante 40% proporzionalmente all'estensione territoriale. In aggiunta, la delibera include una quota destinata agli enti provinciali preesistenti che hanno svolto attività nei primi mesi del 2025 per facilitare la transizione amministrativa. Questi criteri premiano la continuità istituzionale e la responsabilità nella gestione delle funzioni ereditate.
"Dare gambe al nuovo sistema di autonomie locali - conclude l'assessore - significa rafforzare la capacità della Regione di progettare e governare lo sviluppo in modo policentrico e vicino alle comunità. È una sfida che riguarda tutti i grandi temi dell'agenda regionale: sanità, scuola, infrastrutture, ambiente, rigenerazione urbana. Continueremo su questa strada nell'interesse del territorio e di chi lo vive".