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Alessandra Todde conquista l’undicesima posizione nella classifica nazionale sul gradimento dei presidenti di Regione con un consenso del 37%. È quanto emerge dall’ultima rilevazione Swg sull’efficacia percepita dell’operato dei governatori, condotta tra il 5 marzo e il 16 maggio 2025. Nessun confronto diretto con il 2024, anno elettorale per la Sardegna e periodo in cui l’indagine non era stata effettuata, ma il dato odierno rappresenta il miglior risultato registrato sull’Isola negli ultimi tredici anni, escludendo i rilevamenti non svolti nel 2020 e 2024.
Secondo Swg, Todde supera nettamente i suoi predecessori: Christian Solinas si era fermato al 33% nel 2021, Francesco Pigliaru al 30% nel 2015, mentre Ugo Cappellacci era sceso fino al 25%. Un dato che acquista ancora più rilievo se confrontato con le elezioni regionali di febbraio 2024, in cui la presidente era stata eletta con il 45,39% delle preferenze.
Ma la lettura del dato non è univoca. Dall’opposizione arriva una bocciatura netta. “La risposta tanto attesa dalla presidente Todde è arrivata, immediata e chiara: i sardi non credono in lei. Ben il 63% l'ha bocciata”, attacca Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. “Dopo appena un anno di ‘governo’, se così si può dire visto l’immobilismo della Giunta, il suo consenso è già calato al 37%, posizionandola all’undicesimo posto, ad appena due punti dalla 'zona retrocessione'. Ne prenda atto, ricordandosi le sue parole: ‘mi dimetterei se non avessi la fiducia dei sardi’”.
La presidente, per ora, non commenta, ma la rilevazione Swg offre una fotografia contrastante: se da un lato il 37% di gradimento rappresenta un record storico per l’Isola, dall’altro evidenzia anche un’ampia quota di cittadini che esprime distanza o disillusione rispetto all’attuale governo regionale.