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Un tentativo di rapina aggravata a mano armata in una banca di Olbia, con pistola e volto coperto, ha segnato la svolta di un’inchiesta che, nei mesi scorsi, ha permesso di scoprire una preoccupante escalation criminale a Siniscola.
All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Siniscola, supportati da un’operazione congiunta con la Polizia di Stato e le altre forze di polizia coinvolte, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali - si tratta di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Nuoro su richiesta della locale Procura - nei confronti di due uomini di 41 e 36 anni, Luca Venale e Dario Tuveri, entrambi residenti a Siniscola, ritenuti responsabili di una lunga serie di reati: incendio di autovetture a scopo intimidatorio, atti persecutori e tentata rapina aggravata. Video in basso
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due avrebbero messo in atto una serie di incendi intimidatori ai danni di un 27enne del luogo e dei suoi familiari: quattro distinti episodi in cui le auto delle vittime sono state date alle fiamme. Le indagini hanno evidenziato come gli indagati abbiano agito con particolare astuzia, utilizzando autovetture a noleggio e muovendosi a piedi per i vicoli cittadini, rendendo difficoltosa la loro identificazione.
La svolta investigativa è arrivata anche grazie all’individuazione di una telecamera di videosorveglianza, capace di fornire elementi preziosi per ricostruire le dinamiche delittuose che hanno scosso a lungo la comunità siniscolese.
Lo scorso marzo, i due arrestati, armati di pistola e con il volto travisato, avrebbero tentato di rapinare la filiale di Olbia della Banca Desio, venendo però fermati sul posto dai Carabinieri e arrestati con il sequestro dell’arma.
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Siniscola, con il supporto del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e degli agenti del Commissariato di P.S. di Siniscola, oltre al contributo della Squadra Mobile, del VII Reparto Volo di Fenosu e del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Nuoro, è ancora in fase di indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà accertata in sede processuale, dove potrebbero emergere ulteriori elementi probatori anche a loro favore.
L’operazione testimonia l’impegno congiunto delle forze dell’ordine per riportare sicurezza in un territorio messo a dura prova da azioni criminali di natura intimidatoria e violenta. IL VIDEO