Nuoro

Il gruppo “Allerta in Barbagia” chiede un incontro con Alessandra Todde

La portavoce Pina Cui scrive alla presidente e agli assessori della Sanità e dei lavori pubblici: “parlare di soluzioni e tempi per risolvere le criticità in un territorio dimenticato da Dio”

Il gruppo “Allerta in Barbagia” chiede un incontro con Alessandra Todde

Di: Redazione Sardegna Live


“Siamo un Gruppo a difesa dei diritti dei cittadini che da anni lottiamo per ottenere qualcosa che, per costituzione e diritto, tutti dovremo avere”. Si presenta così il gruppo “Allerta in Barbagia” che, attraverso la sua portavoce, Pina Cui, chiede un incontro con la presidente Alessandra Todde, con l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, e con l’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu.

“Vorremo avere un incontro nel nostro territorio – si legge nella missiva - in modo che possiate constatare quali sono i disagi sia sanitari che di viabilità a cui i cittadini vanno incontro, sarà un'occasione di confronto per parlare di soluzioni e tempi per risolvere le criticità in un territorio dimenticato da Dio e dagli uomini da ormai diversi anni e da diversi assessorati regionali”.

Sul fronte della sanità: “La Sardegna vive un'emergenza che riguarda in maniera grave tutto il territorio isolano, interessando l'assistenza ospedaliera, quella territoriale e i servizi di prevenzione, con la centralizzazione esasperata di servizi e prestazioni, con il ridimensionamento del SSN e una marcata deriva verso un sistema assistenziale di tipo privatistico. Nel distretto e nell’ospedale di Sorgono mancano medici di medicina generale, guardie mediche, pediatri (i nostri bambini devono fare i pendolari fin dalla nascita?)”.

E ancora, manca il “fisiatra, ortopedico, reumatologo, endocrinologo, l'ambulanza del 118 medicalizzata molte volte è senza medico a bordo, mancano medici nel reparto di medicina. L'elisoccorso non vola di notte e in condizioni meteo avverse, siamo ancora in attesa di un mammografo”.

L’elenco è lungo e il tragico quadro della sanità è ben conosciuto. “Chiediamo all'Assessore alla Sanità che il nostro Distretto e l'ospedale San Camillo abbiano tutto ciò che è dovuto ad un ospedale di montagna in zona svantaggiata, a Nuoro, terzo Polo Sanitario, che sia in grado di dare le adeguate e necessarie risposte a tutta la Provincia".

Una nota anche sulle strade: “Viviamo in una zona disagiata con strade dissestate, o meglio mulattiere, con buche (anzi crateri), curve, frane, neve e ghiaccio nei periodi invernali, dove per spostarci verso un grosso centro diventa molto impegnativo se non impossibile. Per questi motivi chiediamo la sistemazione e la manutenzione urgente delle strade esistenti, la continuazione della Cossatzu-Tascusì e la costruzione della Trasversale Sarda (e non solo vuote parole sulla carta). La costruzione di strade e collegamenti renderebbe il nostro territorio meno isolato. Sono di vitale importanza sia per quanto riguarda gli spostamenti per i casi gravi che non possono essere trattati in loco che per i medici e il personale sanitario, ai quali questa zona diventerebbe più appetibile. Il turismo, vista la bellezza dei nostri territori, ne avrebbe un grande vantaggio e il tutto creerebbe posti di lavoro. Infine, noi cittadini non dovremo attraversare il terzo girone dell'inferno per raggiungere i grossi centri”.

“Nella speranza di un positivo riscontro e che la Politica si renda disponibile a un dialogo costruttivo e a dare risposte ai cittadini in modo che gli stessi riacquistino pian piano la fiducia nelle istituzioni e precisando che in mancanza di ciò il Gruppo Allerta in Barbagia continuerà, ininterrottamente, a lottare civilmente per avere quello che di diritto ci appartiene”, conclude la portavoce del gruppo “Allerta in Barbagia”.

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