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Un Natale ‘triste’ in carcere, tra i detenuti fede e speranza di chi vuole cambiare

Un appuntamento tanto atteso per donare un sentimento di speranza a chi è recluso e sconta la propria pena detentiva

Un Natale ‘triste’ in carcere, tra i detenuti fede e speranza di chi vuole cambiare

Di: Alessandro Congia


Presepe, albero di Natale, il coro di Capoterra per i tradizionali canti di festa, monsignor Arrigo Miglio e il parroco don Gabriele Liriti, il direttore della Casa Circondariale “Ettore Scalas” Cagliari – Uta, Marco Porcu, con i detenuti e gli agenti della Polizia Penitenziaria. 

Un giorno triste, diverso, vissuto tra le sbarre, lontani dai propri familiari: un Natale diverso, con la fede e la speranza di chi vuole riscattarsi. Un messaggio bello e carico di ottimismo quello emerso questa mattina in carcere, durante la tradizionale omelia nella parrocchia del penitenziario cagliaritano. 

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