È tornata in libertà Emanuela Pala, la cronista sassarese di Piazzapulita finita nei giorni scorsi tra gli attivisti della Global Sumud Flotilla fermati dalla marina israeliana. La giornalista, che aveva documentato la traversata partita da Catania fino all’abbordaggio, è stata rimpatriata insieme a un gruppo di connazionali.

A darne notizia sono stati i familiari, che hanno potuto sentirla al telefono dopo ore di apprensione. La Farnesina, che aveva seguito la vicenda con continui contatti diplomatici, ha confermato il rientro di 26 italiani già espulsi.

La flottiglia, composta da imbarcazioni internazionali di protesta e solidarietà, mirava a rompere il blocco imposto da Israele su Gaza per consegnare aiuti umanitari. Le navi sono state intercettate prima di raggiungere la costa e gli attivisti trasferiti nel centro detentivo di Ketziot, nel deserto del Negev.

Per ottenere la liberazione, Pala ha firmato una dichiarazione in cui ha riconosciuto l’ingresso irregolare in Israele, come previsto dalla procedura di espulsione accelerata. Altri italiani, invece, hanno scelto di non accettare la liberatoria e rimarranno detenuti in attesa di un procedimento giudiziario più lungo.

La sorella della giornalista, Antonella, ha espresso orgoglio e sollievo: «Sono fiera di lei e felice che stia tornando».