Una furia improvvisa, una lite scoppiata tra le mura domestiche e degenerata in un’aggressione brutale, tanto da sfiorare la tragedia. È quanto accaduto nella tarda serata di ieri, mercoledì 11 giugno, a Iglesias, dove un giovane di 27 anni è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio del padre convivente.

Tutto è iniziato in casa, durante una discussione degenerata rapidamente in violenza. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Iglesias, il ragazzo, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, avrebbe colpito ripetutamente il padre, un pensionato di 61 anni, con un attizzatoio da camino, mirando alla testa e al torace, e avrebbe tentato persino di strangolarlo.

Nonostante le ferite, hanno spiegato i militari, l’uomo è riuscito a fuggire fuori dall’abitazione cercando aiuto. Ma neppure la strada gli ha offerto tregua: il figlio lo ha inseguito e aggredito di nuovo, sotto gli occhi attoniti di alcuni passanti. Uno di loro ha provato a intervenire per difendere la vittima, ricevendo un colpo, ma riuscendo fortunatamente a evitare conseguenze gravi.

Le grida e il trambusto hanno spinto alcuni residenti a chiamare il 112. L’arrivo dei militari ha interrotto l’assalto: alla vista della pattuglia, il giovane avrebbe tentato la fuga, ma è stato raggiunto e bloccato poco dopo, nelle vie circostanti.

Il padre, soccorso dal personale del 118, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale “Sirai” di Carbonia. Grazie alla prontezza dei sanitari, le sue condizioni sono ora stabili e non sarebbe in pericolo di vita.

L’aggressore, dopo l’arresto e le formalità di rito, è stato trasferito al carcere di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.

Un episodio di inaudita violenza, che accende ancora una volta i riflettori sulla piaga delle aggressioni in ambito familiare. I Carabinieri, con il loro intervento tempestivo, hanno evitato che l’episodio si trasformasse in tragedia.