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Il giudice Gian Paolo Piana del Tribunale di Sassari ha confermato le misure cautelari in carcere per 13 dei 14 individui fermati nell'operazione antimafia della Dda di Cagliari condotta dalla Squadra mobile nel centro storico di Sassari.
L'ordinanza emessa oggi, secondo il giudice, conferma la pericolosità dei fermati, il rischio di reiterazione dei reati e la possibilità che possano intimidire i testimoni dell'inchiesta coordinata dalla Dda di Cagliari. Tredici soggetti rimangono quindi detenuti nel carcere di Bancali, mentre per una donna indagata è stato disposto l'arresto domiciliare in una comunità dove già stava scontando una pena per reati precedenti.
Durante gli interrogatori di garanzia, gli avvocati difensori dei fermati, Giuseppe Onorato, Adina Barbu, Lisa Udassi, Carlo Pinna Parpaglia, Francesco Sasso, hanno contestato i fermi sostenendo che le notifiche erano in italiano anziché in inglese, poiché gli indagati sono di nazionalità nigeriana. Questa obiezione è stata respinta dal giudice.
L'indagine, avviata nel 2018, accusa gli indagati di far parte di una cellula della mafia nigeriana denominata "Supreme Vikings Confraternity", con base a Sassari e attiva principalmente nel traffico di droga, con ramificazioni in varie città italiane ed europee, in particolare con una cellula simile presente e operante a Cagliari.