Un allevatore di 51 anni ha perso la vita nelle campagne tra Tergu e Sennori, nel Sassarese, travolto dal suo trattore mentre lavorava nel terreno di famiglia. Secondo le prime ricostruzioni, il mezzo si sarebbe ribaltato: l’uomo, sbalzato fuori dall’abitacolo, è rimasto schiacciato e trascinato per diversi metri lungo una scarpata. I soccorsi del 118 e dell’elisoccorso Areus sono arrivati rapidamente, ma il 51enne è deceduto durante il trasporto in ospedale a causa di un arresto cardiaco.

La notizia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nel settore agricolo. Federacma, la federazione Confcommercio delle associazioni di categoria, ha espresso “profondo cordoglio alla famiglia della vittima” e rilanciato l’allarme: “Non possiamo continuare a contare le vittime e limitarci a esprimere dolore – ha dichiarato il presidente Andrea Borio –. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per il sistema Paese. Eppure, l’obbligo di revisione dei mezzi agricoli, previsto da un decreto del 2015, è ancora inapplicato. E nel frattempo si continua a morire”.

Secondo l’INAIL, circa 100 persone ogni anno perdono la vita in incidenti con trattori, spesso a causa del ribaltamento. “Lavorare nei campi non deve equivalere a rischiare la vita – ha aggiunto Borio –. Servono controlli, formazione e dispositivi di sicurezza. La sicurezza non è una variabile, è un diritto”.