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L'Avis Comunale di Sassari ha recentemente promosso un evento nell'ambito del progetto "A scuola con l'Avis: per una crescita sana e solidale", che ha coinvolto le terze classi della scuola secondaria di primo grado "Monte Rosello Alto", in via Cesare Pavese.
"Grazie alla volontà degli insegnanti, la prof.ssa Graziella Posadinu e il prof. Enrico Petruzzi, referente alla salute, che ringraziamo, cogliamo l’occasione per estendere la nostra proposta formativa a tutte le scuole di Sassari, primarie e secondarie, per il prossimo anno scolastico", afferma la presidente dell'Avis Comunale di Sassari, Piera Pinna.
"Il nostro progetto scolastico coinvolge, infatti, tutti i livelli della formazione dei giovani per diffondere sin dalla scuola dell’infanzia il valore del rispetto, dell’osservanza delle regole, della legalità, dei diritti e dei doveri, della Convivenza Civile, della Cittadinanza e della Costituzione - spiega la presidente -. L’Avis Comunale di Sassari, attraverso la diffusione della cultura del dono del sangue, intende fornire un valido e importante contributo alla crescita umana, responsabile e attiva, di futuri cittadini disponibili ad aiutare il prossimo".
"Gli obiettivi del nostro progetto sono quelli di educare i giovani alla solidarietà e al dono, esaltando il valore della vita e del rispetto del prossimo, trasmettendo loro i principi della nostra Associazione", dice ancora la presidente che, con l'aiuto della segretaria, Mirella Baccoli, ha condotto un interessante intervento in classe lo scorso venerdì 16 maggio, utilizzando un approccio attivo-induttivo che prevedeva l'uso di materiale audio-visivo e la distribuzione di opuscoli. Durante l'incontro, gli studenti sono stati guidati a riflettere criticamente sulle proprie esperienze di vita e su quelle degli altri, incoraggiati a condividere brevi descrizioni di gesti solidali che hanno osservato o compiuto.
"La discussione ha portato alla conoscenza delle varie forme di associazionismo presenti nel nostro territorio, fino a soffermarsi in particolare sull’Avis, associazione in cui si può esprimere un grado notevole di solidarietà con la donazione di parte di sé, cioè del proprio sangue, per salvare vite umane", spiega la presidente Pinna.
Si è concentrata l'attenzione sulla realtà associativa dell'Avis, esaminando le sue radici, il suo ruolo e le sue attività, affrontando in modo chiaro e incisivo le principali questioni legate alle malattie ematologiche presenti in Sardegna, come la talassemia e il favismo. Utilizzando slide appositamente create per coinvolgere gli studenti partecipanti, si è discusso anche della biologia del sangue e dell'importanza di uno stile di vita sano per garantire il benessere personale e aiutare gli altri.
In questo modo, anche se i giovani non possono donare sangue direttamente, vengono coinvolti nel fondamentale compito della sensibilizzazione, diventando agenti attivi nella diffusione della consapevolezza sul tema del sangue e della solidarietà all'interno delle proprie famiglie.

