“L’iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità delle Domus de Janas è un risultato storico per l’Italia, per la Sardegna e per Alghero. È un traguardo importante sotto il profilo della conservazione e salvaguardia di questo tesoro unico, ma anche un’irripetibile occasione di sviluppo culturale, turistico ed economico per i territori che ospitano i siti, troppo spesso esclusi dai principali circuiti turistici. Il riconoscimento internazionale offre nuove prospettive e conferma che la Sardegna possiede un patrimonio storico inestimabile, di cui dobbiamo essere sempre più consapevoli per costruire un modello di crescita sostenibile, radicato nell’identità e nella storia dei luoghi”.

Il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, ha celebrato attraverso queste parole il successo ottenuto sabato a Parigi, dove Alghero ha guidato un progetto supportato dal CESIM (Centro Studi Identità e Memoria) e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero insieme agli altri comuni sardi. Durante la 47ª sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, la commissione ha approvato all'unanimità l'iniziativa.

Insieme al Sindaco Cacciotto, l'Assessora alla Cultura Raffaella Sanna ha rappresentato il Comune di Alghero, capofila del progetto, confermando così il suo impegno sin dall'inizio delle fasi di candidatura avviate nella legislatura precedente.

“Questo riconoscimento è un grande traguardo per tutta la Sardegna e per la nostra comunità”, sottolinea Cultura Raffaella Sanna. “Alghero ha creduto fin dal primo giorno nella forza di questa candidatura e oggi raccogliamo i frutti di un grande lavoro condiviso, iniziato nella precedente consiliatura e portato avanti e finalizzato con determinazione e passione nel nostro mandato. La nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità non hanno colori politici e dobbiamo essere responsabili nel preservarli e valorizzarli. Grazie al Ministero della Cultura, alla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Sassari e Nuoro, al CESIM, capitanato con autorevolezza e tenacia dalla Professoressa Giuseppa Tanda, che ha messo in moto un meccanismo straordinario che valorizza anni di studi, collaborazione tra istituzioni, comunità e mondo della ricerca e dell’università”.