Negli ultimi anni gli incendi in Sardegna hanno rappresentato una vera e propria piaga con diverse migliaia di ettari di terreno ridotti in cenere.

Ogni anno nell’isola si verificano diverse centinaia di incendi, la maggior parte concentrati nel periodo estivo quando, per via del caldo, la probabilità è nettamente maggiore. 

Rispetto alla media nazionale la Sardegna si pone in una “rispettabilissima” terza posizione per ettari bruciati annualmente, dietro soltanto a Sicilia e Calabria, loro tre insieme subiscono più incendi di tutte le altre regioni italiane messe insieme.

L’annata sarda più tragica in periodo recente è stata quella del 2021 con decine di migliaia di ettari di terreno andati in fumo, rispetto agli anni immediatamente precedenti e successivi quelli del 21 sono dati fuori dal comune e decisamente superiori alla norma.

Nel 2025 invece i numeri tornano a far preoccupare con circa 80 roghi solo nel periodo estivo con oltre 600 ettari di terreno bruciati. 

Per contrastare questo fenomeno che tormenta la Sardegna da anni la Regione ha approvato il Piano Regionale Anti Incendio (PRAI) il 29 gennaio 2025, anticipando ufficialmente l’avvio della campagna al 1 maggio, invece del 15 giugno, per far fronte alla crescente siccità e vulnerabilità del territorio. 

La flotta aerea è stata rafforzata con 9 elicotteri e 3 Canadair operativi da fine giugno e ulteriori mezzi sono in arrivo per garantire copertura tempestiva durante i mesi critici.

Inoltre, dal 16 luglio è attiva una convenzione tra la Regione Sardegna e Vigili del Fuoco Nazionali, che prevede 8 basi stagionali e il coordinamento strutturato fra Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Corpo Forestale, oltre questo le basi stagionali avranno un incremento del personale a disposizione di 70 unità.

Le cause degli incendi sono diverse: imperizia, imprudenza, legate in particolare a collegamenti elettrici non conformi e comportamenti negligenti, ma circa l’80% degli incendi, secondo le autorità, sarebbe di natura dolosa proprio per questo il PRAI prevede anche molte campagne attive di sensibilizzazione tra cittadini, imprese e istituzioni. 

La Sardegna d’estate è caratterizzata da un altissimo rischio incendi ma la regione si sta mobilitando per arginare questa problematica che, rimane per la maggior parte di natura dolosa o accidentale e starebbe quindi ai cittadini il compito di comportarsi in modo da non mettere a repentaglio le bellezze naturali della nostra isola.