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Dopo essere rimasta chiusa per un decennio a causa di problemi strutturali, la chiesa di Sant'Antonio Abate a Bosa, punto di riferimento per l'identità della comunità locale, sta per essere sottoposta a interventi di sicurezza che consentiranno la sua riapertura e il ritorno delle consuete funzioni religiose.
Il dipartimento comunale dei Lavori pubblici ha infatti avviato il processo di progettazione delle opere necessarie, con il fine di identificare le priorità per garantire la sicurezza dell'edificio e procedere poi con le fasi successive della realizzazione. L'obiettivo attuale è concentrato sulla realizzazione dei lavori essenziali per consentire almeno la riapertura della chiesa, con la prospettiva di pianificare ulteriori interventi una volta disponibili i fondi necessari per il completo recupero della struttura.
Chiusa dieci anni fa a causa di problemi strutturali, la chiesa di Sant'Antonio Abate aveva ricevuto nel 2018 un finanziamento regionale di 150 mila euro per interventi di sicurezza, a cui si erano aggiunti 20 mila euro di fondi comunali, per un totale di 170 mila euro. Dopo una prima fase progettuale, i lavori riprendono ora alla luce delle nuove direttive nel settore dei Lavori pubblici.
"Sblocchiamo l'iter di un'altra opera pubblica che richiedeva una soluzione adeguata per poter almeno riaprire al culto la chiesa di Sant'Antonio Abate", commenta il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Federico Ledda. "Il recupero - aggiunge il sindaco Alfonso Marras - è un passo importante per Bosa perché rappresenta un bene identitario significativo per l'intera comunità, da salvaguardare".







