Gravissimo incidente sul lavoro durante la mattinata di oggi, mercoledì 15 ottobre, lungo la statale 131 Dcn, presso il chilometro 51 vicino a Nuoro, dove un giovane operaio di 25 anni che stava lavorando sul cantiere stradale, è caduto da un viadotto per circa dieci metri in circostanze attualmente oggetto di indagine.

I colleghi di lavoro dell'uomo sono stati pronti ad allertare i soccorsi, che sono intervenuti tempestivamente con un'ambulanza, l'elisoccorso del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale. L'operaio è stato trasportato all'ospedale San Francesco di Nuoro, dove è stato riscontrato gravemente ferito e con fratture.

UIL SARDEGNA: "INVESTIRE SU PREVENZIONE, FORMAZIONE E CONTROLLI"

"Sicurezza, formazione e controlli devono essere messi al centro dell'azione imprenditoriale e pubblica". Così la segretaria generale della Uil Sardegna, Fulvia Murru, sull'ennesimo incidente sul lavoro registrato oggi in un cantiere lungo la Statale 131, dove un operaio di 25 anni, dipendente di una ditta in sub appalto, è caduto da un viadotto da un'altezza di circa dieci metri ed è stato trasportato in gravi condizioni in ospedale.

"Siamo vicini all'operaio e alla sua famiglia - dice Murru - speriamo che si rimetta al più presto. Non possiamo però non denunciare il silenzio assoluto da parte della Regione sul tema della sicurezza e sugli impegni presi e ancora mai rispettati più di un anno fa con la firma del patto di Buggerru".

La Uil Sardegna ricorda come il protocollo sottoscritto il 4 settembre dello scorso anno sia rimasto solo sulla carta. "Doveva servire per avviare un percorso che si traducesse in più sicurezza e dignità nel lavoro in Sardegna. L'articolo 5, in particolare, prevedeva il finanziamento di varie attività legate alla formazione. Ma le risorse per attuare il Patto di Buggerru sono scomparse". Per la Uil Sardegna "la sicurezza sul lavoro deve essere l'obiettivo primario di tutti, istituzioni, imprenditori, politica. Bisogna investire su prevenzione, formazione e controlli".

La segretaria generale ribadisce la linea dura nei confronti di chi non rispetta le regole: "Occorrono più controlli e più sanzioni, bisogna istituire il reato di omicidio sul lavoro. Bisogna tagliare fuori dal mondo degli appalti e del lavoro le aziende che non rispettano le regole sulla sicurezza, non possiamo continuare a subire passivamente questa situazione".