Preoccupazione e rabbia per la sospensione dell’attività al convitto dell’Istituto superiore di Sorgono, motivata dall’esiguo numero di alunni. Tramite una circolare inviata nelle scorse settimane dal dirigente scolastico Luca Tedde, i genitori sono stati infatti informati della chiusura, rimanendo spiazzati dalla notizia. Al loro sdegno si è affiancata la solidarietà del sindaco di Atzara Alessandro Corona, presidente della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai.

“L’eventuale chiusura del Convitto di Sorgono rappresenta un duro colpo per il territorio e per gli studenti che potevano beneficiare di un servizio fondamentale per garantire loro condizioni ottimali di studio e di vita – afferma –. Lo sanno bene anche gli amministratori, Il Convitto rappresenta un punto di riferimento essenziale per le famiglie e gli studenti coinvolti che, senza questo servizio, vedono sensibilmente ridotte le loro possibilità di affrontare serenamente il percorso di studi e oggi, con la dispersione scolastica, il rischio è che la mancanza di tale servizio possa costituire un serio deficit per questi studenti che non possono affrontare quotidianamente lunghi viaggi per raggiungere la scuola”.

“Stiamo lavorando quotidianamente in sinergia con l’Ufficio di Presidenza, l’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione e l’ufficio scolastico provinciale, e regionale e il Dirigente scolastico dell’Istituto F.lli Costa Azara, per trovare una soluzione – rassicura –. Tutti sono concordi con l’idea che questo servizio non deve essere interrotto. Siamo fiduciosi in una conclusione positiva della vicenda. Riteniamo che il convitto rappresenti un perno fondamentale della scuola di oggi ma soprattutto della scuola di domani, scuola che stiamo progettando, una scuola nuova, moderna, accogliente che intende combattere la dispersione scolastica con servizi moderni”.

“Il Convitto sarà la chiave di questa nuova scuola che guarda non solo al territorio ma a tutta l’Isola, perché capace di fornire formazione di eccellenza. Gli amministratori locali, quelli regionali e le istituzioni scolastiche, sono quindi uniti in questo percorso di tutela e salvaguardia dei servizi locali e operano congiuntamente per una soluzione che sappia dare nuova vita a questo importante servizio pubblico”, conclude.