Lo scorso 13 agosto, una donna di 73 anni di Lanusei aveva presentato una denuncia presso la Stazione dei Carabinieri locale, raccontando di aver ricevuto un messaggio di testo che sembrava provenire dalla società "Nexi", notificandole di un addebito bancario di 990 euro non riconosciuto. Il messaggio conteneva istruzioni dettagliate su come annullare l'operazione, incluso un numero di telefono da chiamare.

Non riconoscendo l'addebito, la donna ha contattato il numero indicato e ha parlato con un presunto operatore di "Nexi" che l'ha avvertita di un possibile tentativo di truffa nei suoi confronti, suggerendo il coinvolgimento dei Carabinieri per risolvere la questione.

Successivamente, la vittima ha ricevuto una chiamata da un numero falsificato corrispondente alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Lanusei, utilizzando la tecnica del "caller id spoofing". Una persona, presentandosi come il Carabiniere Giuseppe, ha persuaso la donna a recarsi alla filiale del Banco di Sardegna di Lanusei e a effettuare tre bonifici urgenti verso conti correnti "Findomestic" per un totale di 119.800 euro.

Grazie alla pronta segnalazione della vittima, i Carabinieri di Lanusei sono stati in grado di individuare i responsabili della truffa e, in collaborazione con l'Autorità Giudiziaria, hanno recuperato 30.800 euro che saranno restituiti alla vittima.

Le Forze dell'Ordine invitano la popolazione a prestare particolare attenzione a tali tipologie di frodi. È essenziale non fidarsi mai di richieste di denaro o informazioni personali pervenute tramite chiamate telefoniche, messaggi di testo o email, anche se sembrano provenire da enti ufficiali. In caso di dubbi, è consigliabile contattare immediatamente il numero di emergenza 112 per ricevere assistenza e evitare di cadere nella trappola delle truffe.