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La Sardegna ospita solo l'1% di tutti i cittadini stranieri residenti in Italia, posizionandosi al quartultimo posto insieme a Basilicata, Molise e Valle d'Aosta. Nonostante una popolazione complessiva di 1.561.339 abitanti, la presenza straniera rappresenta il 3,5%, in crescita rispetto al 2010 quando era solo dell'1,9%. Questi sono alcuni dei dati forniti dal dossier statistico sull'immigrazione presentato alla MEM - Mediateca del Mediterraneo di Cagliari.
L'Isola registra un numero limitato di accoglienze, con 2.351 nel 2024 (in calo rispetto alle 2.784 del 2023), di cui 2.065 nei Cas e in altri centri di accoglienza e 286 nel Sai (in aumento rispetto ai 273 del 2023). Alla fine del 2024, il numero stimato di cittadini stranieri residenti è aumentato di poco più di 3.300 unità in un anno, raggiungendo 55.377 (+6,4%). Si tratta del livello più alto degli ultimi 6 anni, dopo una significativa diminuzione nel 2021 a causa della pandemia (5,7%).
La popolazione straniera in Sardegna è equamente suddivisa tra uomini e donne ed è più giovane rispetto agli italiani, con il 30,5% tra i 30 ei 44 anni, rispetto al 16,1% degli autoctoni. Tuttavia, anche la componente straniera residente sull'isola sta invecchiando progressivamente, con gli over 65 anni che costituiscono l'18,2%.
"Viene ribadito il fatto che gran parte dell'immigrazione comunque ha una connotazione positiva, ovvero persone che contribuiscono allo sviluppo dell'economia locale - spiega all'Ansa l'assessora comunale di Cagliari alle politiche sociali Anna Puddu - L'obiettivo della partecipazione dell'amministrazione congiuntamente all'assessorato regionale del lavoro è rilanciare una serie di comunicazioni rispetto a che cos'è l'immigrazione, perché definendo che cos'è l'immigrazione è possibile declinare delle politiche che sono funzionali e rispondere anche al depotenziamento anche a livello finanziario del sistema d'accoglienza e di integrazione da parte del governo".
Da oltre 20 anni la prima collettività straniera è quella romena. I residenti stranieri si concentrano prevalentemente nella provincia di Sassari con il 41,2% del totale degli immigrati residenti. Per quanto concerne i 34.108 cittadini non comunitari titolari di permesso di soggiorno (in aumento del 10,9% rispetto al 2023), va precisato che, se si escludono i circa 15.800 soggiornanti di lungo periodo, questi sono presenti in Sardegna anzitutto per ragioni di protezione: nel 2024 oltre un terzo dei titolari di permesso a termine (33.1%, tra cui 10.8% per richiesta di asilo) vive nell'isola per questi motivi. Seguono i titolari per motivi di famialia (29.0%) e per lavoro (28,6%). Gli stranieri che lavorano in Sardegna sono impiegati in gran parte nel settore dei servizi (85,4%). In particolare, il 30,2% è dedito al lavoro domestico e nel 16,3% dei lavoratori occupati nel settore industriale sono soltanto il 5,8%. La presenza degli studenti stranieri continua a crescere nelle scuole sarde: più 17,5% in dieci anni.
Nel 2025 fermati 3mila migranti irregolari a frontiere terrestri
La Polizia di frontiera ha effettuato controlli su quasi 430.000 persone e oltre 200.000 veicoli nei primi nove mesi del 2025 ai confini italo-sloveno e italo-francese, con l'obiettivo di contrastare l'immigrazione irregolare e i traffici illegali. Secondo quanto riportato dal Viminale, al confine italo-sloveno sono state controllate 425.000 persone e oltre 190.000 veicoli. Durante i controlli sono stati fermati 2.758 migranti irregolari, di cui più della metà sono stati respinti immediatamente in Slovenia, mentre 374 sono stati bloccati prima di entrare in Italia. Le operazioni hanno portato all'arresto di 175 persone, di cui circa 70 per favoreggiamento del traffico di esseri umani, e alla denuncia di 765 individui.
"Un lavoro - osserva il ministero - frutto anche della efficace cooperazione con la Polizia slovena: sono state attivate 210 pattuglie miste, in strada e nelle principali stazioni".
Sul confine tra Italia e Francia, un totale di 155 individui è stato arrestato, mentre 72 sono stati denunciati e molti documenti falsi sono stati confiscati. Inoltre, sono stati individuati 572 stranieri senza regolare documentazione, di cui 462 sono stati riammessi in Francia. Dopo l'apertura del nuovo tunnel di Tenda lo scorso giugno, i controlli sono stati ampliati all'area di transito tra i due Paesi.
La 'Brigata mista', istituita dal trattato del Quirinale e operante nella zona di Ventimiglia, ha condotto 280 servizi di pattugliamento, controllando più di 4.600 persone e arrestandone 17.
"I risultati ottenuti - afferma il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi - sono il frutto di una strategia organica del Governo finalizzata a contrastare il vile traffico di esseri umani, attraverso la cooperazione internazionale, controlli mirati e la presenza costante sul territorio".







