Nessun segno di violenza sessuale, secondo gli esiti dell'autopsia sul corpo di Cinzia Pinna, effettuata ieri a Sassari dal medico legale Salvatore Lorenzoni. Per averne prova certa, ulteriori esami specifici saranno necessari sui tessuti prelevati dalla salma, e determinante sarà la ricerca del dna dell'omicida.

Un esame complesso per il medico legale: il corpo della giovane vittima, infatti, era rimasto esposto alle intemperie e agli attacchi di animali selvatici, nel lungo periodo (dodici giorni) fra la sua scomparsa e il ritrovamento sotto un albero della tenuta, ricoperto da rami e in pessime condizioni.

Funerali: fissata la data?

Nelle prossime ore la salma verrà restituita ai familiari, e i funerali di Cinzia Pinna si svolgeranno con ogni probabilità domani, sabato 4 ottobre, alle ore 16, nella Cattedrale di Castelsardo, paese di origine della vittima e in cui vivono i suoi genitori, noti ristoratori, e sua sorella, che per prima lanciò l'allarme dopo la scomparsa della 33enne.

L'autopsia ha accertato che la morte è stata causata da tre colpi di pistola, due al viso e uno di striscio, fatale quello all'altezza della mandibola.

Nel frattempo, gli specialisti del Ris di Cagliari sono tornati questa mattina in Gallura per eseguire i rilievi all'interno delle auto in uso a Ragnedda e a Luca Franciosi, il giovane lombardo di 26 anni, manutentore stagionale, indagato per favoreggiamento insieme alla ristoratrice di San Pantaleo, Rosamaria Elvo, strettamente legata all'arrestato.