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È arrivato nel primo pomeriggio di oggi al palazzo della Procura di Tempio Pausania Luca Franciosi, il 26enne lombardo indagato per favoreggiamento nell’inchiesta sull’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo assassinata nella tenuta di Conca Entosa da Emanuele Ragnedda. Accompagnato dai suoi legali, Nicoletta e Maurizio Mani, il giovane è comparso poco dopo le 15 indossando una felpa con cappuccio calato sul volto e, senza dire una parola, ha raggiunto l’ingresso del palazzo di giustizia dove lo attendevano il procuratore capo Gregorio Capasso e la pm Noemi Mancini, titolare dell’indagine.
Franciosi aveva da tempo chiesto di essere sentito formalmente dagli investigatori per chiarire la propria posizione. Il suo nome era emerso nelle prime fasi dell’inchiesta, quando Ragnedda — reo confesso dell’omicidio — lo aveva tirato in ballo. Tuttavia, durante la confessione resa ai Carabinieri di Palau, dodici giorni dopo il delitto, lo stesso Ragnedda aveva scagionato Franciosi da quell’accusa. Nonostante ciò, la Procura lo ha iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento, insieme a Rosamaria Elvo, 50enne di San Pantaleo, amica dell’imprenditore.
Secondo gli inquirenti, i due potrebbero aver aiutato Ragnedda a ripulire la scena del delitto e a far sparire alcuni effetti personali della vittima, che non sono ancora stati ritrovati. Franciosi, attraverso i suoi avvocati, nega ogni coinvolgimento, sostenendo di non aver avuto alcun ruolo né conoscenza di quanto accaduto nel casolare di Concaentosa la notte dell’omicidio.