"Un tasso di crescita molto basso, gravi problemi legati alla digitalizzazione, un calo negli scambi commerciali, una diminuzione della popolazione, e un livello di istruzione al di sotto della media nazionali" sarebbero le caratteristiche della Sardegna dal punto di vista economico, secondo i dati.

Nonostante ciò, i dati del 2024 raccolti e analizzati dalla Camera di commercio di Sassari indicano che il settore turistico è uno dei pochi segnali positivi nell'economia e nella società dell'Isola. Il volume "La Sardegna che conta", curato da Francesco Piredda e Gianmario Serra con la supervisione di Pietro Esposito, il coordinamento di Monica Cugia e il supporto della Camera di commercio di Nuoro, mette in luce che la regione ha registrato un aumento minimo delle imprese attive, con una crescita inferiore alla media nazionale.

Mentre alcune zone come il nord Sardegna e Nuoro vedono una crescita, altre come Cagliari e Oristano perdono imprese, evidenziando una crisi nei settori del commercio, dell'industria e dell'agricoltura. Per quanto riguarda l'innovazione e il digitale, la Sardegna ha fatto progressi nella copertura internet, ma rimane tra le regioni meno connesse d'Italia.

Le vendite online da parte delle piccole e medie imprese sono ancora basse, e sebbene ci sia stato un lieve aumento delle startup innovative, la regione si posiziona al sedicesimo posto in Italia. L'export continua a registrare dati negativi, con un calo nel settore agricolo particolarmente significativo. Tuttavia, c'è da notare che l'occupazione e il turismo rappresentano dei punti luminosi nell'economia sarda. Nel 2024, il numero di occupati è aumentato rispetto all'anno precedente, con una maggiore presenza di donne sul mercato del lavoro e un incremento di diplomati e laureati.

Il turismo si conferma come uno dei pilastri dell'economia regionale, con un notevole aumento degli arrivi nel 2024, sia da parte dei turisti stranieri che degli italiani. Questi dati positivi contribuiscono a mantenere viva l'industria turistica sarda, nonostante le sfide che la regione deve affrontare in altri settori.