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Colpo di scena a Granada nel caso del piccolo Daniel, il bambino di 11 anni al centro di una lunga battaglia legale tra la madre spagnola Juana Rivas e il padre italiano Francesco Arcuri. Nonostante la prevista riconsegna al padre, stabilita dalla Corte d’Appello di Cagliari e da un tribunale di Granada, Daniel resterà momentaneamente in Spagna con la madre. Lo ha deciso la giudice competente, che ha sospeso l’esecuzione del provvedimento “nell’interesse superiore del minore”.
Il passaggio di custodia sarebbe dovuto avvenire oggi in un luogo stabilito dai giudici. Arcuri, accompagnato dal suo avvocato, si era presentato per riprendere il figlio. “Ho voglia di abbracciarlo e tornare a casa”, aveva detto ai cronisti. Ma la scena ha preso una piega drammatica: “Il bimbo ha pianto molto”, ha riferito Paqui Salas, consulente legale di Rivas. La donna, visibilmente provata, è stata portata via in ambulanza, ha riferito una delle sue avvocate a Rtve.
Il ritorno in Italia è stato così rinviato, almeno fino a venerdì, quando ci sarà un nuovo pronunciamento. “Il minore tornerà oggi stesso con sua madre, fino a quando non potrà essere conclusa l’esecuzione della risoluzione giudiziaria dei tribunali italiani”, hanno spiegato fonti giuridiche.
Rivas, supportata dallo studio Aránguez Abogados, ha più volte contestato l’affido ad Arcuri, sostenendo che il figlio non si senta al sicuro con lui. Anche un ultimo ricorso alla Corte Costituzionale spagnola è stato respinto. Intanto, in Italia Arcuri dovrà affrontare a settembre un processo per presunti maltrattamenti sui figli. “Sarà un’opportunità per chiarire tutto”, ha dichiarato oggi.
Sul caso è intervenuto anche il ministro della Giustizia spagnolo Félix Bolaños: “Lavoriamo per garantire la sicurezza e l’interesse generale del minore”. E ha ammesso: “L’immagine di Daniel in lacrime mi ha turbato molto”.