I familiari di Valentina Greco, 42 anni, originaria di Cagliari ma residente da un po' di tempo a Sidi Bou Said, in Tunisia, che dopo essere stata irreperibile dal 9 luglio, finalmente è stata ritrovata lo scorso sabato, possono ora respirare più tranquillamente, ma "troppe illazioni e offese sui sociale" minano la quiete appena ritrovata.

"La signora Valentina - spiega all'ANSA Gianfranco Piscitelli, referente sardo dell'associazione Penelope e ora avvocato che sta seguendo la famiglia - ieri è stata dimessa dall'ospedale e, in compagnia del fratello, è rientrata nella sua casa di Sibi Bou Said per riprendere le forze che le permettano di affrontare il viaggio che la riporterà in famiglia a Cagliari dove potrà avere tutta l'assistenza familiare e le cure per superare il forte stress di quanto accadutole. Dalle sue dimissioni dall'ospedale nessuno le ha posto domande e anche le autorità del posto hanno rinunciato a sentirla chiudendo l'episodio come incidente domestico e fatti personali ed hanno provveduto a restituirle computer e telefonino. I familiari l'attendono a Cagliari per un periodo di vacanza e spensieratezza".

"La mamma Roberta - spiega ancora Piscitelli - molto seccata per le troppe illazioni e anche offese comparse sui social nei commenti dei tanti articoli e post che hanno invaso i media in questi giorni, mi ha pregato di chiedere a tutti gli organi di stampa e TV di concedere una tregua dall'eccessivo pressing mediatico che fomenta commenti e morbosità certamente nocivi alla necessaria ripresa psicologica della figlia Valentina che ora legge tutto e alla tranquillità di tutta la famiglia, rimandando qualsiasi dichiarazione o novità a un momento successivo al rientro a Cagliari di Valentina".