È scattata all’alba una nuova fase dell’operazione antidroga condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, avviata lo scorso 12 maggio con l’obiettivo di disarticolare un’organizzazione criminale dedita alla coltivazione e al traffico di cannabis tra la Sardegna e varie regioni del Nord Italia.

I militari del Nucleo Investigativo, con il supporto dei reparti territorialmente competenti, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 23enne pregiudicato, residente nella Bergamasca ma domiciliato a Porto Cervo, e di un 40enne di Illorai, anch’egli con precedenti penali. I provvedimenti sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari a seguito degli sviluppi investigativi e giudiziari delle ultime settimane.

Le misure cautelari arrivano infatti al termine del procedimento avviato ai sensi della riforma “Nordio”, che prevede la notifica dell’invito a rendere interrogatorio di garanzia prima dell’eventuale applicazione di misure detentive. I due soggetti erano già stati convocati il 13 maggio, giorno in cui sono stati effettuati i primi arresti. All’esito degli interrogatori, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza e ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i due uomini avrebbero avuto un ruolo operativo nel gruppo criminale, occupandosi non solo della coltivazione e della prima lavorazione della sostanza stupefacente, ma anche della logistica per il trasporto dei carichi verso il continente, in particolare verso la provincia di Bergamo, considerata un punto strategico della rete di distribuzione. Le coltivazioni, dislocate nell’entroterra sardo, erano strutturate in modo da poter essere facilmente riconfigurate e spostate per eludere i controlli.

Le indagini hanno avuto un punto di svolta nel settembre 2020, con il sequestro di 1.220 piante di cannabis, evento che ha permesso ai Carabinieri di ricostruire l’intera filiera produttiva e commerciale dell’organizzazione, documentando un volume d’affari significativo e una potenziale espansione verso altri mercati del Nord Italia.

I due arrestati sono stati tradotti nelle rispettive case circondariali in attesa delle ulteriori determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.