Urne chiuse e scrutinio completato per le elezioni comunali in Sardegna, che si sono svolte ieri e oggi in concomitanza con i cinque referendum abrogativi. Sono stati chiamati al voto i cittadini di sette Comuni: Nuoro, Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Luras e Soleminis.

Secondo i dati ufficiali del Viminale, l’affluenza finale è stata del 61,90%, con tutte le 57 sezioni esaminate. Un dato che si conferma stabile rispetto alla tornata precedente (61,46%) e che supera di gran lunga la media nazionale registrata per i referendum, grazie all’effetto trainante del primo turno per l’elezione dei sindaci.

Ecco il dettaglio dell’affluenza Comune per Comune, con il confronto rispetto alle precedenti elezioni:

  • Cardedu (NU): 54,46% (73,72%)

  • Goni (CA): 1,54% (76,92%)

  • Luras (SS): 75,65% (75,61%)

  • Monastir (CA): 59,45% (60,25%)

  • Nuoro (NU): 62,00% (58,86%)

  • Oniferi (NU): 57,76% (69,72%)

  • Soleminis (CA): 72,53% (74,10%)

Non solo comunali: in Sardegna si è votato anche per i cinque referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza. Qui l’affluenza media si è fermata al 27,4%, ben lontana dal quorum del 50%+1 necessario per la validità. Tuttavia, in alcuni Comuni il quorum è stato raggiunto e superato, proprio grazie al traino delle amministrative:

  • Nuoro: 59%

  • Luras: 60%

  • Soleminis: 59%

  • Monastir: 54%

  • Lodine (NU): 51,5%

  • Oniferi: 53,4%

Due le eccezioni. A Cardedu, dove pure si votava per le amministrative, l’affluenza referendaria si è fermata al 47,7%. Ancora più basso il dato di Goni, dove solo l’1,5% ha votato alle comunali e l’8,7% ai referendum: qui arriverà un commissario.

L’election day dell’8 e 9 giugno è stato deciso dalla Giunta regionale, competente in materia di enti locali. L’esecutivo guidato da Alessandra Todde ha infatti scelto di accorpare le consultazioni referendarie alle amministrative, mentre a livello nazionale i referendum si sono svolti solo insieme agli eventuali ballottaggi in tredici comuni.

Un quadro che testimonia come, in Sardegna, la partecipazione ai referendum sia stata strettamente legata alle elezioni comunali, segno dell’importanza attribuita dai cittadini alla scelta diretta degli amministratori locali.