Colto in flagrante mentre piazzava cavetti d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali, un bracconiere è stato fermato dagli agenti del Corpo forestale di Villaputzu all’interno del poligono militare del Salto di Quirra.

L’operazione è scattata il 25 maggio scorso durante un’attività di controllo del territorio, nell’ambito delle azioni di contrasto al bracconaggio. L’uomo, già noto per precedenti specifici, è stato trovato intento a posizionare cavetti in acciaio, pronti a trasformarsi in trappole mortali per gli ungulati, in particolare cervi e cinghiali, della zona.

Durante la perquisizione del veicolo in uso al bracconiere, i forestali hanno sequestrato altri diciotto cavetti, evidentemente destinati a essere collocati successivamente. Inoltre, nel corso dell’identificazione, l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con lama da 12 centimetri, classificato come arma da taglio di genere proibito.

Denunciato, l’uomo dovrà rispondere di esercizio della caccia in periodo di divieto generale, utilizzo di mezzi vietati per l’esercizio venatorio e detenzione di arma da taglio di genere proibito. Le pene previste possono arrivare fino a tre mesi di arresto e 2.500 euro di ammenda, oltre alle sanzioni legate al possesso dell’arma.

L’operazione si inserisce nella costante attività di vigilanza e tutela dell’ambiente, della fauna selvatica e della biodiversità portata avanti dal Corpo forestale di Villaputzu.