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I funerali erano stati fissati per oggi, martedì 8 luglio, alle 16, nella Basilica di Sant’Elena a Quartu. La famiglia aveva già dato l’annuncio pubblico, ringraziando quanti avevano espresso affetto e vicinanza. Ma ieri è arrivato un ordine della Procura: la salma di Roberto Cabras, l’agente immobiliare di 44 anni molto conosciuto a Cagliari, trovato morto giovedì scorso nella sua auto finita in un burrone vicino a Castiadas, non poteva ancora essere restituita.
Il magistrato ha disposto un blocco in extremis delle esequie, disponendo che il corpo restasse a disposizione del Dipartimento di medicina legale dell’ospedale Brotzu.
Secondo quanto emerso, l’autopsia eseguita nei giorni scorsi non ha permesso di chiarire in modo definitivo la dinamica dei fatti. Le ferite riscontrate non sarebbero bastate a escludere completamente piste alternative all’incidente. Per questo la Procura ha deciso di approfondire ulteriormente, mantenendo aperto il fascicolo per omicidio colposo.
A sollecitare la riapertura del caso è stata anche la ex moglie dell’uomo, che, incredula rispetto all’ipotesi dell’incidente, si è mossa nell’interesse dei due figli minori. Assistita dall’avvocato Gianfranco Piscitelli, ha nominato la criminologa Roberta Bruzzone come consulente. Nei prossimi giorni, è possibile che venga richiesto un nuovo esame medico-legale, questa volta alla presenza di un perito di parte.
La Procura, nel frattempo, sta vagliando altri elementi emersi nel corso delle indagini, tra cui possibili pressioni o situazioni conflittuali. Il quadro, ancora tutto da definire, lascia aperta ogni ipotesi.
Il ritrovamento del corpo
È stato ritrovato all’interno della sua auto, in fondo a un burrone che si affaccia sugli scogli del litorale di Castiadas. L’allarme era scattato dopo un preoccupante sfogo pubblicato dallo stesso Cabras sui social, in cui faceva riferimento a difficoltà legate alla sua attività lavorativa. Da quel momento, più nessun contatto.