Ieri, martedì 10 giugno, presso i locali di Sa Manifattura a Cagliari, sono stati divulgati i risultati della manifestazione di interesse pubblicata da Sardegna Ricerche per il progetto Einstein Telescope, volta alla promozione delle tecnologie abilitanti tra le imprese sarde. Il vicepresidente della Regione e assessore alla programmazione, Giuseppe Meloni, la direttrice generale di Sardegna Ricerche, Carmen Atzori, e il direttore della sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Alessandro Cardini, sono stati tra i relatori iniziali. Successivamente, hanno preso la parola Mara Mangia e Cesare Mou (Sardegna Ricerche), Michele Punturo (INFN), Fabio Tore (Centro Regionale di Programmazione-CRP) e Massimo Carpinelli (amministratore unico del CRS4). Alla chiusura del bando, pubblicato il 3 marzo e conclusosi il 30 aprile, sono state ricevute 91 manifestazioni di interesse, provenienti da 78 differenti operatori economici. Le imprese coinvolte sono principalmente situate nelle province di Cagliari (26), Nuoro (25) e Sassari (20), con una presenza anche a Oristano e nel Sud Sardegna. Inoltre, tre proposte sono arrivate da aziende innovative al di fuori dell'Isola.

“Il grande riscontro ottenuto dalla manifestazione di interesse, è un segnale forte che dimostra quanto il nostro tessuto produttivo sia pronto a cogliere la sfida dell’innovazione e a collaborare con il mondo della grande ricerca scientifica”, ha affermato Giuseppe Meloni.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di definire un quadro dettagliato del potenziale interesse espresso dalle imprese operanti in Sardegna nei diversi ambiti tecnologici, allo scopo di orientare in modo più efficace le possibili future attività a sostegno del progetto ET - che la Sardegna è candidata a ospitare nell’area intorno all’ex miniera di Sos Enattos, a Lula - oltre che rafforzare le connessioni con il sistema produttivo regionale.

 “Il progetto Einstein Telescope – ha aggiunto Meloni – non è solo un’opera infrastrutturale, ma una vera e propria trasformazione culturale, economica e sociale. Per la Sardegna significa attrarre investimenti, creare occupazione qualificata, trattenere i giovani talenti e rafforzare il nostro posizionamento a livello internazionale. Questo non è un punto di arrivo, ma una base solida per costruire politiche più efficaci e mirate. Stiamo lavorando affinché le imprese non siano spettatrici, ma co-protagoniste del progetto ET e lo faremo con nuovi bandi, investimenti in formazione e digitalizzazione e strumenti per l’innovazione applicata”.

“Il numero e la qualità delle manifestazioni di interesse ricevute confermano che il tessuto produttivo sardo è pronto a raccogliere la sfida dell’innovazione legata a un progetto di rilevanza internazionale come l’Einstein Telescope”, ha commentato Carmen Atzori. “Il coinvolgimento delle imprese, soprattutto piccole e altamente specializzate, dimostra una vitalità tecnologica che vogliamo sostenere e valorizzare attraverso strumenti mirati, anche nell’ambito del PR FESR 2021–2027. Questo è solo il primo passo per costruire un ecosistema regionale capace di contribuire concretamente allo sviluppo della futura infrastruttura e di coglierne appieno le potenzialità di crescita e trasformazione”.

“La possibile realizzazione di questa grande infrastruttura di ricerca in Sardegna rappresenta una grande opportunità non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per le ricadute sul territorio e in particolare per le aziende”, ha sottolineato Alessandro Cardini. “Siamo molto soddisfatti dell’elevata partecipazione alla manifestazione di interesse, che premia la collaborazione tra l’INFN, la Regione Sardegna e Sardegna Ricerche e dimostra l’elevato interesse che il progetto Einstein Telescope ha saputo generare tra le imprese del territorio, in particolare nell’ambito delle tecnologie abilitanti”.

Massimo Carpinelli, amministratore unico del CRS4, ha invece affermato che "il CRS4 può collaborare con le imprese nell'ambito della strategia regionale con la sua infrastruttura e supportare la realizzazione dell'Einstein Telescope".

Il bando ha permesso alle aziende di selezionare settori tecnologici di loro interesse, con una particolare attenzione verso la realtà virtuale e l'intelligenza artificiale (40 proposte), il monitoraggio ambientale indoor e outdoor (31 proposte) e la coibentazione di tubi a vuoto (14 proposte) che hanno suscitato grande interesse. Le piccole imprese hanno registrato la maggiore partecipazione all'avviso, seguite da medie e grandi imprese, soprattutto nei settori ad alta complessità tecnologica.

Durante l'evento presso Sa Manifattura, oltre alla presentazione dei risultati delle manifestazioni di interesse, si è approfondito il tema delle tecnologie legate al progetto Einstein Telescope. L'incontro ha favorito il confronto diretto tra le imprese coinvolte nel bando e altre realtà imprenditoriali, con l'obiettivo di ampliare la partecipazione e coinvolgere nuovi attori interessati, considerando anche le opportunità di finanziamento offerte dal PR FESR 2021–2027.