Una neonata di pochi giorni è stata salvata all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino da una gravissima e rara malformazione vascolare al fegato. La lesione, diagnosticata già in epoca prenatale, era una sorta di “cortocircuito” tra le arterie che partono dal cuore e le vene che vi ritornano. Questo anomalo collegamento stava sottraendo sangue al resto del corpo, congestionando cuore e polmoni e mettendo seriamente a rischio la vita della piccola.

Per affrontare la situazione è stato necessario l’intervento congiunto di più specialisti, che hanno operato nella sala di Emodinamica del Regina Margherita. Con una tecnica innovativa, i medici sono riusciti a raggiungere la malformazione attraverso i minuscoli vasi della neonata e a occluderla utilizzando una speciale colla acrilica, simile a quella degli adesivi istantanei in commercio.

Il primo intervento è stato eseguito a soli sei giorni di vita, il secondo a 13. L’effetto è stato immediato: la pressione arteriosa si è alzata, i polmoni si sono decongestionati e reni, fegato e cervello hanno ripreso a essere correttamente irrorati.

Gli interventi sono tecnicamente riusciti e la piccola ha ricominciato a respirare autonomamente. Ora è ricoverata in Rianimazione, seguita da un’équipe multidisciplinare composta dagli specialisti degli ospedali Regina Margherita, diretti da Franca Fagioli, e Molinette, Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica, diretto da Paolo Fonio.

“È stata una sfida complessa ma vedere la piccola neonata riprendersi e tornare alla vita è la più grande soddisfazione”, spiegano i medici. E il direttore generale della Città della Salute, Livio Tranchida, aggiunge: “Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze multidisciplinari della nostra Città della Salute e della Scienza con professionisti sanitari che hanno reso possibile ciò che non lo sembrava essere più in una situazione disperata”.