Una festa di compleanno tra bimbi si è trasformata in tragedia nel cortile di una casa di campagna nella provincia di Pesaro. Come riporta Tg Com 24, un litigio con un parente vicino di casa 71enne a causa della "musica troppo alta", ha portato a una sparatoria che ha ucciso una donna di 44 anni e ferito un'altra, di 28, figlia della vittima.

L'accaduto venerdì sera intorno alle 20:30, quando il 71enne, che vive in una roulotte nell'area adiacente all'abitazione, avrebbe sparato dei colpi verso i partecipanti alla festa. La 28enne ferita, che secondo testimoni è stata anche inseguita dall'uomo, è riuscita a rientrare in casa e a chiedere aiuto a un vicino.  Fortunatamente nessuno dei bambini presenti alla festa è rimasto ferito grazie alla prontezza degli adulti nel proteggerli. Tutti i bambini presenti sono stati sottoposti a cure psicologiche a causa dello shock subito.

Secondo quanto riportato da Tg Com 24, al momento dell'arrivo dei Carabinieri, il 71enne si sarebbe barricato in una baracca per gli attrezzi minacciando di suicidarsi. Dopo un lungo dialogo con le forze dell'ordine, l'uomo è stato calmato e, infine, durante un momento di distrazione, è stato immobilizzato con un taser.

"Non volevo uccidere, non volevo che morissero", avrebbe detto l'uomo ai militari ai carabinieri che lo hanno interrogato a notte fonda. Il 71enne è stato arrestato in flagranza di reato per omicidio e tentato omicidio aggravati dall'uso dell'arma, una pistola semiautomatica regolarmente detenuta, ed è stato trasferito in carcere a Pesaro in attesa dell'udienza di convalida.

Ancora da chiarire i motivi dietro il gesto. La scintilla che ha dato il via alla lite, poi sfociata in violenza, sembra essere stata il disturbo causato dalla musica. Tuttavia, le ragioni di una reazione così estrema, sempre secondo il quotidiano potrebbero avere origini più profonde, legate a dissapori e risentimenti.