Nelle prossime ore dovrebbe compiersi l'episodio che innescherebbe il piano messo in atto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per porre fine al massacro di Gaza: il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas dovrebbe iniziare stanotte, entro le prime ore di domani, lunedì 12 ottobre.

Lo ha annunciato un portavoce del governo israeliano, confermando che le operazioni sono in fase avanzata di coordinamento. Nel frattempo, il Forum delle famiglie degli ostaggi ha comunicato che dalla mezzanotte Piazza degli Ostaggi sarà aperta al pubblico e che l’evento verrà trasmesso in diretta per seguire il ritorno dei rapiti.

“Dopo il loro ritorno, distruggeremo tutti i tunnel”, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, sottolineando che la priorità militare resterà l’eliminazione delle infrastrutture sotterranee di Hamas.

Sul fronte politico, il movimento fondamentalista ha definito “assurda e priva di senso” la proposta contenuta nel piano di pace di Donald Trump, che prevede l’esilio dei leader palestinesi dalla Striscia di Gaza. Hamas ha inoltre ribadito il suo rifiuto del disarmo totale, puntando piuttosto a integrare i propri miliziani in una futura struttura militare palestinese.

Insieme ad altri gruppi armati, il movimento islamista respinge anche qualsiasi forma di tutela straniera sulla Gaza del dopoguerra. Intanto, secondo fonti israeliane, circa 500mila sfollati sarebbero rientrati a Gaza City dall’inizio della tregua.

L’agenzia Cogat, che coordina il passaggio degli aiuti umanitari, ha fatto sapere che alcuni camion carichi di forniture essenziali hanno varcato i valichi verso la Striscia.

"Siamo sul punto di riportare a casa gli ostaggi israeliani. Non possiamo ancora fornire una tempistica esatta del rilascio degli ostaggi", ha confermato il vicepresidente JD Vance in un'intervista a Nbc, sottolineando che gli ostaggi potrebbero essere rilasciati da un momento all'altro.