Tradizione, identità e musica popolare si incontrano sabato 28 giugno a Oniferi, in occasione della VI edizione di “Istasero un organittu”, l’evento organizzato con impegno e passione dal Gruppo Folk Sant’Anna, con il sostegno del Comune.

L’appuntamento è alle ore 22:00 in piazza “Su Cantaru”, dove si ritroveranno numerosi organettisti provenienti da tutta la Sardegna per una serata all’insegna del ballo sardo, del canto e della comunità. A rendere ancora più speciale l’iniziativa, la partecipazione di nuove promesse della musica tradizionale, come il giovane Pietro Pio Goddi.

Il Gruppo Folk Sant’Anna, promotore dell’evento, è una delle espressioni più autentiche del legame tra Oniferi e la sua storia. Fondato circa dodici anni fa da un gruppo di giovani, oggi conta una ventina di elementi uniti dalla volontà di “far conoscere la nostra tradizione accompagnata da un forte spirito di sacrificio, umiltà e divertimento”.

Nel cuore della Barbagia, Oniferi è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Qui le donne indossano ancora l’antico vestiario, gli uomini si dedicano con dedizione alla pastorizia e i balli tradizionali scandiscono i momenti di festa.

"Siamo orgogliosi - spiegano i componenti del Gruppo folk - di rappresentare il nostro paese in varie piazze della Sardegna e di far conoscere i nostri balli accompagnati dall’organetto e spesso dal canto a Tenore, perché a ogni ballo si può trovare la variante cantata; cosa che attesta che canti e balli a Oniferi e in Sardegna andavano di pari passo”. Trai balli eseguiti dal gruppo “Su Ballu Tundu”, “Su Passu Torrau” e “Su Dillu”.

"Quello più caratteristico e simbolico - sottolineano - è Ballu Tzoppu: Siamo gli unici in Sardegna che lo eseguiamo accompagnati dal canto a Tenore, che rimanda a epoche arcaiche prima di ogni possibile strumento musicale, tradizione che Oniferi porta aventi con orgoglio. I nostri sono balli misurati e raccolti".

L’abito tradizionale, indossato con fierezza durante ogni esibizione, è ricco di dettagli e storia, realizzato con materiali pregiati come orbace, velluto, seta e panno, arricchito da ricami a mano. Ogni variante – giornaliera, da sposa, da vedova o maschile – racconta un’identità profonda, coltivata giorno per giorno.

La serata del 28 giugno parteciperanno i suonatori: Silvano Fadda, Carlo Boeddu, Sergio Putzu, Gianpaolo Melis, Luca Schirru, Lorenzo Chessa, Tore Delussu, Pietro Tanda, Francesco Virde, Paolo Canu, Gianpaolo Urrai e Rossano Sanna. La serata sarà arricchita dalle voci di: Fabio Puddu, Gianmichele Lai e Carlo Crisponi.

“Istasero un organittu” non è solo un evento musicale, ma un momento di condivisione che tiene viva la memoria e il senso di appartenenza, animando il paese con suoni antichi e nuove energie.