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Iglesias. Giovedì Santo: la Processione dell’Addolorata

La Madonna con il cuore trafitto dalle spade viene scortata dagli Hermanos alla ricerca del suo unico figlio, Gesù

Iglesias. Giovedì Santo: la Processione dell’Addolorata

Di: Alessandra Leo, foto di Gianni Persico


La suggestiva processione del Giovedì Santo sta per cominciare a Iglesias: dalla Chiesa di San Michele, dove l’Arciconfraternita del Sacro Monte custodisce stendardi, statue e l’antichissima e pesante croce storica, viene scortato dagli Hermanos il Simulacro della Madonna Addolorata con il cuore trafitto dalle spalle e il volto segnato dalla disperazione, alla ricerca del suo unico figlio, Gesù, per tutte le chiese del centro storico.

Ecco perché quella odierna si chiama appunto Processione dell’Addolorata, ed ecco perché proprio oggi si usa fare, come vuole la tradizione spagnola fin dal '600, il giro delle Sette Chiese, i cui altari sono adornati da Su Nenniri, ossia i germogli di grano cresciuti al buio.

Con il frastuono dei matracconi e il ritmo cupo e immutato da secoli del tamburo in sottofondo, i piccoli vestiti da Baballottis vanno avanti agitando le loro piccole matracche, e il vociare allegro dei bambini si unisce all’atmosfera struggente del tema disperato trattato nella processione di oggi.

Le doppie file di Baballottis adulti con in mano le Veritas precedono gli Hermanos, che reggono invece un grosso cero acceso a testa: tutti hanno i cappucci indossati e i volti coperti.

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