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La presidente della Regione, Alessandra Todde, interviene dopo le reazioni circolate sui social in seguito all’incidente avvenuto il 12 novembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove l’assessore all’Industria della Sardegna, Emanuele Cani, è rimasto coinvolto in una caduta lungo la scalinata principale del palazzo. L’esponente della giunta, a Roma per un evento sull’Expo di Osaka, era scivolato mentre stava lasciando l’edificio, urtando una delle vetrate monumentali realizzate da Mario Sironi e mandandone in frantumi la parte inferiore. L’assessore, soccorso subito dopo, ha riportato solo ferite lievi, mentre il danno all’opera – raffigurante un lavoratore e parte del ciclo di vetri dedicati alle corporazioni – è considerato rilevante per il valore storico e artistico.
Secondo Todde, ciò che è accaduto sui social dopo l’episodio mostra “un segnale inquietante del degrado del dibattito pubblico”. La presidente denuncia come “una pericolosa caduta dalle scale, che poteva avere ben altre conseguenze” sia stata trasformata in oggetto di “dileggio, sarcasmo e violenza verbale”, criticando anche la diffusione delle immagini dell’incidente: “Non conosco le responsabilità, ma conosco il principio violato: il rispetto della persona”.
Todde esprime vicinanza all’assessore – “Esprimo a Emanuele affetto e vicinanza” – e rivolge un appello a chi ha partecipato alle polemiche: “Recuperare la misura, ritrovare il limite, rispettare la dignità delle persone e ricordare che non sono bersagli”. Se la politica vuole affrontare davvero le sfide che pone, conclude, deve tornare a considerare il rispetto un confine invalicabile.








