Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha annunciato lo sciopero generale nazionale per il prossimo 12 dicembre 2025, in risposta alla legge di bilancio che il sindacato considera "ingrata, priva di risposte per salari, pensioni e servizi pubblici".

Lo sciopero – approvato dall’Assemblea generale della CGIL a Firenze – prende di mira principalmente i provvedimenti governativi sulla manovra economica, ritenuti dal sindacato poco efficaci nel contrasto delle disuguaglianze.

Dal canto suo, il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha attaccato Landini, commentando in maniera ironica la modalità dell’azione: "Oggi è venerdì, non pensate mica che lo scioperante di professione Maurizio Landini non scelga il venerdì per lo sciopero… siete dei birbanti". Aggiungendo: "Ringrazio i sindacati che quando serve firmano un contratto che migliora il salario; la CGIL invece tiene sotto sequestro milioni di italiani".

Motivi dello sciopero

La manovra economica del governo – che include tagli, riforme del sistema pensionistico e investimenti su difesa e servizi – viene definita dalla CGIL "una scelta sbagliata che premia i più ricchi e penalizza i lavoratori". Per Landini la mobilitazione è "una vertenza sociale che riguarda salari, pensioni, sanità, scuola e precarietà".

Il sindacato ha anche annunciato che lo sciopero sarà accompagnato da manifestazioni in tutte le regioni, con l’auspicio che lavoratrici, lavoratori, pensionati e giovani "aderiscano numerosi".