Un piano della Regione Sardegna per la prevenzione e gestione della Vespa velutina è attualmente in fase di definizione, e includerà una rete di monitoraggio attivo e passivo, la verifica delle segnalazioni, il supporto tecnologico per individuare i nidi e la formazione di personale specializzato per rimuoverli. Le attività saranno coordinate con la collaborazione della comunità scientifica e delle associazioni apistiche al fine di assicurare risposte rapide ed efficaci.

La Vespa velutina, nota anche come calabrone asiatico a zampe gialle, è stata classificata come una specie invasiva dall'Unione Europea. Questo insetto rappresenta una minaccia significativa per l'apicoltura e la biodiversità, poiché si nutre in modo aggressivo delle api da miele, con conseguenze dirette sugli ecosistemi e indirette sull'economia agricola locale. Inoltre, la ricerca scientifica ha evidenziato possibili rischi per la salute pubblica, specialmente quando i loro nidi si trovano in zone urbane o frequentate. Di fronte alle recenti segnalazioni, la Regione ha dovuto intervenire in modo tempestivo e coordinato. Il primo e unico nido individuato in Sardegna, situato nel comune di Ilbono, è stato efficacemente distrutto il 4 agosto 2025. L'intervento è stato organizzato dal Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari e ha coinvolto specialisti provenienti dalla Toscana, dall'Università di Pisa, dall'Agenzia Laore e da associazioni apistiche come Apiaresos e Toscana Miele, insieme agli apicoltori locali. Grazie all'utilizzo di tecniche avanzate come il radiotracking e la neutralizzazione con permetrina, l'operazione si è conclusa con successo. Inoltre, è stata organizzata un'iniziale sessione formativa per tecnici e apicoltori.

“Abbiamo agito con tempestività, coinvolgendo tutte le istituzioni competenti e adottando i protocolli previsti dalle normative europee e nazionali”, ha dichiarato l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi. “Il risultato conseguito a Ilbono rappresenta una tappa importante, che ci conferma la validità del lavoro di squadra e ci sprona a mantenere alta l’attenzione, rafforzando la rete di monitoraggio per proteggere la biodiversità e il lavoro prezioso dei nostri apicoltori”.

Il Dipartimento ha istituito un gruppo di lavoro tecnico e avviato discussioni con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ISPRA, il Settore fitosanitario regionale e l'Università di Sassari.

“La gestione della Vespa velutina richiede equilibrio: significa affrontare con serietà i rischi senza generare allarmismi ingiustificati”, ha sottolineato l’assessora Laconi. Con il sostegno della comunità scientifica e degli apicoltori, la Sardegna affronterà questa sfida con responsabilità, rigore e con la fiducia di poter proteggere insieme il nostro patrimonio naturale e agricolo”.