Dal palco della festa nazionale dell’Udc, Giorgia Meloni lancia l’allarme: “L’odio e la violenza politica stanno tornando una realtà”. Un avvertimento che la premier lega anche al recente omicidio del conservatore statunitense Charlie Kirk, ricordato come “un ragazzo di 31 anni che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee”.

“Vogliamo dimostrare che la politica può essere autorevole, può essere credibile, che è capace di dedizione, che è capace di sacrificio, che può essere fatta con amore, per quello in cui si crede, per la propria nazione, per la propria gente... Guardate, lo voglio dire nel tempo in cui l'odio e la violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà, facendo venire molti nodi al pettine” ha detto la presidente del Consiglio.

“Io vengo da una comunità politica che è spesso stata accusata, ingiustamente, di diffondere odio, che è stata accusata, guarda un po', dagli stessi che oggi tacciono, minimizzano o addirittura giustificano o festeggiano l'omicidio premeditato, intenzionale, a sangue freddo di un ragazzo di 31 anni che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee”, ha detto Meloni riferendosi all'uccisione del conservatore Usa Charlie Kirk.

La presidente del Consiglio ha poi spostato il discorso sulle prospettive per il Paese: “Vogliamo rimettere l'Italia nel posto che merita sullo scacchiere internazionale”, ha detto Meloni.

“Vogliamo archiviare la stagione dei governi tecnici, arcobaleno e dei ribaltoni”, che “passano sulla testa dei cittadini”. I cittadini “vogliono stabilità, vogliono governi politici, stabili, e vogliamo rispondere a questa richiesta con la riforma del premierato, necessaria per rafforzare la democrazia e l'economia”.

“Stiamo vedendo come la stabilità -ha sottolineato la premier- faccia la differenza, solo un governo stabile può avere visione Quindi andremo avanti con la riforma del premierato”.

Non solo. '”Andremo avanti sulla riforma della giustizia, della separazione delle carriere e del Csm” per dire basta alle correnti.

Quindi la premier ha rivendicato che “l'Italia è tornata protagonista a livello internazionale, si presenta stabile sul piano politico, chiara nel posizionamento, coraggiosa nelle scelte, solida sul piano economico e finanziario. Avrete letto gli ultimi dati, lo dicono i dati macroeconomici, lo dice la crescita del Pil, lo dicono i numeri sull'occupazione: oltre 1 milione di posti di lavoro creati in 1000 giorni, lo dice la ritrovata fiducia degli investitori, dei mercati”.