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Giorgia Meloni interviene sulle parole di Maurizio Landini, segretario Cgil, che ospite a Di Martedì, condotto da Floris su La7, l'aveva definita "la cortigiana di Trump".
"Il segretario Cgil, evidentemente obnubilato da un rancore montante, mi definisce in televisione una 'cortigiana'. Ecco a voi un'altra splendida diapositiva della sinistra. Quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta", commenta la premier.
Landini aveva accusato il primo ministro di essersi limitata "a fare la cortigiana di Trump" nella questione legata al conflitto israelo-palestinese. "Per fortuna che c'erano i cittadini italiani che sono scesi in piazza e hanno difeso la dignità e l'onore di questo Paese", ha aggiunto il sindacalista.
Immediato l'intervento del conduttore: "Cortigiana verrà ripreso perché è un termine in qualche modo sessista. Intende dire: stare in qualche modo sulla scia di Trump senza incidere?", a cui Landini ha risposto: "Beh, certo. Intendo stare alla corte di Trump, essere il porta borse di Trump".