La Cgil ha proclamato lo sciopero generale per venerdì 12 dicembre contro la legge di bilancio del Governo Meloni. La decisione è arrivata al termine dell’assemblea dei delegati del sindacato, riuniti al Nelson Mandela Forum di Firenze per l’iniziativa “Democrazia al lavoro – Per cambiare una legge di bilancio ingiusta”.

“Riteniamo che questa sia una manovra ingiusta e sbagliata, e vogliamo cambiarla”, ha dichiarato il segretario generale Maurizio Landini. “L’emergenza fondamentale oggi è il salario: c’è bisogno di aumentare i salari, e questa manovra non lo fa”.

Il leader sindacale ha chiesto al governo di stanziare risorse aggiuntive per un rinnovo “serio” dei contratti del pubblico impiego, “non una mancia”, e di detassare i contratti pubblici e privati “senza tetti di reddito”. Landini ha poi ribadito la richiesta di restituire il fiscal drag, ricordando che “lavoratori, dipendenti e pensionati negli ultimi tre anni hanno pagato 25 miliardi di tasse in più solo perché, di fronte all’inflazione, non sono state rivalutate automaticamente detrazioni e scaglioni”.

Il segretario della Cgil ha toccato anche i temi di pensioni, sanità, scuola e sicurezza sul lavoro: “Servono investimenti nella sanità pubblica: oggi sei milioni di persone non riescono a curarsi e le liste d’attesa sono infinite. È necessario investire anche su istruzione e servizi sociali, a partire dalla legge sulla non autosufficienza”.

Durante l’assemblea, Landini ha rilanciato la proposta di un contributo di solidarietà dell’1% sui patrimoni superiori ai 2 milioni di euro, che coinvolgerebbe circa 500mila persone e garantirebbe, secondo le stime della Cgil, 26 miliardi di euro da destinare a sanità, scuola e assunzioni.

Il leader sindacale ha criticato anche la scelta del governo di aumentare le spese militari: “La sicurezza e la pace non si costruiscono riarmando le persone, ma con la giustizia sociale, il lavoro e la dignità. L’Italia si è impegnata a portare al 5% del Pil la spesa per le armi: sarebbe una follia da 900 miliardi in dieci anni”.

L’annuncio dello sciopero ha subito suscitato reazioni ironiche dal governo. La premier Giorgia Meloni, in un post su X, ha commentato con sarcasmo: “Nuovo sciopero generale della Cgil contro il Governo annunciato da Landini. In quale giorno della settimana cadrà il 12 dicembre?”, accompagnando il messaggio con un’emoticon perplessa, un riferimento ironico al fatto che la data scelta cade di venerdì.

Un’ironia condivisa anche dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha scritto: “La Cgil annuncia sciopero generale il 12 dicembre. E chissà come mai, proprio di venerdì… Invitiamo Landini, per una volta, a rinunciare al weekend lungo e organizzare lo sciopero in un altro giorno”.