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La scelta del Governo di impugnare la legge sul suicidio medicalmente assistito approvata dal Consiglio regionale riaccende lo scontro politico su uno dei temi più sensibili. E dalla Sardegna arriva una voce critica e decisa: quella del presidente dell’Assemblea regionale, Piero Comandini, che definisce la decisione dell’esecutivo “un’occasione persa”.
"La decisione del governo non mi stupisce perché sapevo quale era la posizione ma credo che abbia perso un'occasione per dare una risposta importante di grande civiltà sul fine vita" ha dichiarato all'ANSA il presidente del Consiglio regionale.
Per il capo dell'assemblea sarda "non si possono affrontare questioni importanti come questa dal punto di vista ideologico visto che nel Paese c'è grande attesa di risposte di libertà, Soprattutto da parte di quei cittadini per i quali la medicina e la scienza non possono più intervenire e che optano per una scelta di fine vite - sostiene - Noi come Sardegna volevamo coprire questo buco ma il governo ha deciso di voltarsi dall'altra parte".






