Il prossimo lunedì, il Consiglio regionale della Sardegna darà il via libera a un provvedimento condiviso da tutte le fazioni politiche, che prevede ulteriori fondi per gli allevatori colpiti dalla dermatite bovina e dagli abbattimenti. Questo intervento si aggiunge agli aiuti già inclusi nel bilancio in discussione, portando l'ammontare complessivo a circa 26 milioni di euro.Dopo una intensa fase di confronto politico durata due giorni, oggi i rappresentanti dei vari gruppi si sono incontrati con le principali associazioni agricole (Cia, Coldiretti, Copagri e Confagricoltura) per concordare le linee guida del piano di intervento.

"Oggi il Consiglio regionale ha dato una risposta unitaria per affrontare un problema importante che sta toccando gli allevatori - ha sottolineato il presidente dell'Assemblea, Piero Comandini al termine dell'incontro -, l'obiettivo era riportare tutti al senso di responsabilità per individuare una risposta comune. Lunedì approveremo un testo unitario e veloce", ha annunciato. L'Assemblea riprende così l'autorità legislativa sulle proposte della Giunta presieduta da Alessandra Todde. Durante il fine settimana, proseguiranno i colloqui per chiarire le incertezze sollevate anche oggi dalle organizzazioni agricole, le quali hanno avanzato richieste dettagliate in risposta alle sfide più pressanti, come il divieto di movimentazione.

"È necessaria una norma che assicuri la ricostituzione del patrimonio zootecnico perduto a causa degli abbattimenti - spiega a margine Gian Battista Monne, direttore di Confagricoltura Sardegna - e che accompagni le aziende verso la ripresa economica e produttiva". Poi le compensazioni per l'abbattimento degli animali e gli aiuti per sopperire al mancato export. "Apprezziamo l'unità di intenti, e il fatto che i partiti stiano giocando di squadra. A noi interessano tempi certi e la chiarezza: servono norme snelle che possano rassicurare gli allevatori. Abbiamo necessità di capire quanto verrà ristorato a capo e in quali tempi", ha sottolineato il presidente di Coldiretti Battista Cualbu.

Attualmente, secondo quanto spiegato dai rappresentanti di tutte le associazioni, si procede con gli abbattimenti degli animali infetti, mentre vengono temporaneamente interrotti quelli relativi agli animali nelle aziende colpite dall'epidemia. Gli allevatori hanno sollecitato l'intervento delle istituzioni per valutare la possibilità di evitare il sacrificio degli animali sani e per consentire la ripresa degli spostamenti al di fuori dell'area interessata.