Il carcere di Badu 'e Carros a Nuoro è "in pessime condizioni". Lo denuncia un gruppo di detenuti attraverso una lettera all'associazione Luca Coscioni.

La qualità dell'acqua, scrivono i reclusi, sarebbe uno dei problemi principali, in quanto "pregiudica la preparazione degli alimenti, oltre che l'igiene personale e la pulizia degli indumenti delle persone ristrette". Poi il regime alimentare "non in grado di provvedere alle necessità derivanti da allergie e intolleranze".

"Quel che appare più grave - spiegano i detenuti - è l'assenza di un'adeguata offerta sanitaria: da mesi mancano il dentista e il dermatologo e si va avanti con antidolorifici e siringhe'. Queste carenze aggravano le difficoltà riscontrate nella prenotazione di visite specialistiche esterne".

"Un clima di tensione", denuncia l'associazione Coscioni. "Si tratta di una grave e a quanto pare protratta, violazione delle finalità rieducative e di reinserimento sociale proprie dell'istituzione penitenziaria: l'assenza di risposte da parte di amministrazione e magistrato di sorveglianza, segnalata dai detenuti, è ancor più allarmante se si pensa che nei prossimi giorni il personale sarà ridotto per via delle ferie".

Alla fine del 2024, l'associazione aveva ottenuto le copie delle relazioni sulle ispezioni effettuate dalle Asl nei penitenziari della Sardegna. "Quanto riportato dai reclusi nel carcere di Badu 'e Carros restituisce una realtà ben più problematica di quella descritta dall'azienda sanitaria di Nuoro, che si era limitata a fornire un'esigua documentazione sull'organizzazione dei servizi sanitari poco aderente al contesto attuale". Da qui l'appello alle autorità sanitarie locali a effettuare un nuovo sopralluogo, dedicando particolare attenzione a quanto denunciato nella lettera ricevuta, ma anche l'annuncio di ulteriori azioni, anche legali, "affinché negli istituti di pena non debbano più ripetersi violazioni dei diritti fondamentali, a partire da quello alla salute delle persone ristrette".