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Il governo resiste in giudizio contro la Regione Sardegna. Il Consiglio dei ministri ha infatti deliberato di costituirsi nel procedimento avviato dalla Giunta guidata da Alessandra Todde in merito alla sentenza del Tribunale di Cagliari che, lo scorso 28 maggio, ha respinto il ricorso della Regione alla Corte costituzionale.
Al centro del contenzioso c’è l’ordinanza-ingiunzione di decadenza del Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari, impugnata dalla presidente Todde. La Regione ha sollevato un conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, ritenendo che l’ordinanza violi le prerogative dell’amministrazione regionale.
Ma l’esecutivo nazionale ha scelto di resistere in giudizio. “Su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli – si legge nella nota ufficiale di Palazzo Chigi – il Consiglio dei ministri ha deliberato di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzioni promosso dalla Regione Sardegna contro lo Stato e, per esso, contro il presidente del Consiglio dei ministri”.
Il caso, delicato dal punto di vista istituzionale, ora prosegue sul piano giuridico, con uno scontro diretto tra la Regione e il governo centrale.