Il ministro della Difesa Guido Crosetto interviene a Realpolitik su Rete4, per spegnere gli “allarmismi” nati attorno alla sua proposta sul ritorno alla leva, precisando fin da subito: «Nessuno vuole mettere la leva obbligatoria».

Crosetto chiarisce che il suo ragionamento riguarda un modello di leva su base volontaria, ispirato alle riserve esistenti in paesi come la Svizzera, «dove praticamente tutti i cittadini si preparano sempre», pur essendo uno Stato che «da cinquecento anni non fa una guerra». L’idea, spiega, è rivolta a «chi in Italia potrebbe dedicare un anno della propria vita al servizio dello Stato, come accade in tantissime democrazie».

Il ministro ribadisce che la sua proposta «non ha nulla a che fare con la preparazione di una guerra» e denuncia il clima di allarmismo che continua a evocare una presunta reintroduzione della leva obbligatoria: «Nessuno vuole metterla. Io parlo di un servizio a vantaggio dello Stato, nelle forze armate, che può essere svolto in molti modi».

Respinge poi con forza anche le critiche di voler militarizzare il Paese: «Dio ci scampi da una guerra. Il mio lavoro è evitare in ogni modo che questo Paese corra rischi». E sottolinea il ruolo dell’Italia come attore di equilibrio: «In un mondo che ogni tanto perde la ragione, noi siamo il Paese che cerca di mantenerla, dentro e fuori».

«Nessuno pensa di obbligare i nostri figli ad arruolarsi o di creare le condizioni per una guerra», conclude Crosetto.