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Slitta alla fine del 2026 l’avvio dei lavori di impermeabilizzazione di alcune vasche di accumulo del distretto della Bassa Valle del Coghinas. La decisione è maturata dopo un incontro pubblico molto partecipato, al quale hanno preso parte i consorziati, che hanno indicato il mese di febbraio come fase cruciale per il prelievo dell’acqua destinata alle colture in campo.
Da qui la necessità di evitare l’interruzione dell’erogazione idrica, indispensabile per consentire all’impresa incaricata di procedere con gli interventi, che richiedono lo svuotamento delle vasche per almeno 40 giorni. “Un lavoro non più procrastinabile, ma che va fatto in stretta sinergia con le esigenze agricole del territorio che proprio a febbraio pone le basi della annata orticola produttiva – spiega Anton Pietro Stangoni, presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna –. Per questo il Consorzio ha ascoltato il territorio ponendo mano al cronoprogramma per i lavori alle vasche di accumulo e modificandolo in base alle esigenze emerse”.
Nel corso dell’incontro, alla presenza dei vertici dell’ente, dei rappresentanti della ditta appaltatrice Perino srl e delle associazioni di categoria, è stato illustrato il progetto strategico per migliorare l’efficienza idrica del distretto e sono state raccolte le indicazioni dei consorziati sul periodo meno impattante per l’avvio del cantiere.
“L’intervento – spiega il direttore generale Giuseppe Bellu – rientra in un piano straordinario finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole per un importo complessivo di circa 2,95 milioni di euro il cui obiettivo primario è l’efficientamento idrico attraverso l’impermeabilizzazione di 8 vasche strategiche”. Tra queste figurano Pedra Maiore, la vasca centrale di Pirastroni, Viddalba e Badesi. I lavori prevedono tecnologie avanzate e consentiranno un risparmio stimato di oltre 2,3 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, riducendo dispersioni e interventi di emergenza.






