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Un attentato contro il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha sconvolto la città. Nella giornata di ieri, martedì 3 giugno, un ordigno di piccole dimensioni, che non è esploso, è stato scoperto nelle vicinanze dell'automobile parcheggiata del primo cittadino. Fortunatamente non si sono verificati danni, ma le autorità del commissariato di Carbonia stanno conducendo indagini sull'accaduto.
Un mare di solidarietà nei confronti del sindaco è arrivato da parte della politica sarda e sono stati diversi i messaggi di vicinanza arrivati da altri primi cittadini e senatori.
Il senatore Marco Meloni (PD): "Gesto da condannare"
"Piena solidarietà a Pietro Morittu, sindaco di Carbonia, vittima di un gravissimo atto intimidatorio. Ogni minaccia, ogni gesto che alimenta odio, paura e violenza, deve essere condannato con la massima fermezza. Caro Pietro, le istituzioni e i cittadini sono con te. So che hai la forza di proseguire con serenità il tuo impegno per la comunità che ti ha eletto a guidarla", così sui social il Senatore sardo del PD Marco Meloni.
Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai: "Un’offesa al confronto democratico e al rispetto reciproco"
Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, e tutta l’Amministrazione Comunale hanno espresso piena solidarietà e vicinanza al Sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, "per il grave e vile gesto di cui è stato vittima".
"Chi ricopre un ruolo istituzionale e si impegna quotidianamente con serietà e dedizione per il bene della propria comunità non può e non deve essere bersaglio di minacce o intimidazioni - si legge nella pagina Facebook del Comune di Iglesias -. Un atto di questa natura è da condannare con fermezza: non è solo un’aggressione alla persona, ma un’offesa al confronto democratico e al rispetto reciproco che devono guidare la vita pubblica".
Il sindaco Usai ha sottolineato inoltre "l’importanza di isolare senza esitazioni chi alimenta odio, fomenta tensioni e avvelena il dibattito pubblico. A Pietro Morittu e alla sua famiglia va il pensiero solidale e affettuoso dell’intera comunità di Iglesias".
Il sindaco di Carloforte, Stefano Rombi: "Un gesto vile che colpisce un uomo delle istituzioni, ma soprattutto una persona perbene"
"Solidarietà al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu. Oggi ho appreso con profonda amarezza del grave atto intimidatorio subito dal Sindaco di Carbonia, Pietro Morittu - Sono le parole sui sociale del primo cittadino di Carloforte, Stefano Rombi -. Un gesto vile che colpisce un uomo delle istituzioni, ma soprattutto una persona perbene, impegnata ogni giorno con passione e intelligenza al servizio della sua comunità".
"Pietro è un bravo collega e un amico, - ha affermato Rombi - a lui, alla sua famiglia e a Carbonia, esprimo la mia solidarietà personale e di sindaco, anche a nome dell'amministrazione e della comunità che rappresento. Forza Pietro, siamo con te".
Il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci: "Intimidire un sindaco equivale a un attacco al cuore dello Stato"
"Come collega sindaco e in qualità di presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, esprimo la più genuina solidarietà e vicinanza al sindaco del Comune di Carbonia Pietro Morittu, vittima di un gravissimo atto intimidatorio - dice il primo cittadino di Sant'Antioco e vertice del Cal, Ignazio Locci - Nel condannare questo gesto vile, mi preme evidenziare con vigore che i sindaci sono il presidio della legalità nei Comuni, i rappresentanti dello Stato e della Repubblica Italiana: intimidire in qualsivoglia modo un sindaco, dunque, equivale a un attacco al cuore dello Stato che merita la più severa condanna".
Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia: "Gesti del genere non appartengono alla cultura della nostra comunità"
"Piena e incondizionata solidarietà – a nome mio personale, dell’amministrazione di cui sono a capo e di tutta la città di Sassari – per il vile atto di cui sei stato vittima". Così il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha scritto al suo omologo di Carbonia, Pietro Morittu. "È un atto privo di qualsivoglia giustificazione, che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche e che resta di una gravità inaudita", ha scritto Mascia.
"Auspicando che il lavoro degli investigatori possa fare presto il proprio corso per assicurare alla giustizia gli autori di una intimidazione in stile mafioso, ritengo che la condanna debba essere unanime e ferma da parte di tutte le istituzioni, da parte di tutti gli attori e le attrici sociali, economiche e culturali e da parte di tutte le cittadine e i cittadini della Sardegna", è il suo appello. "Gesti del genere non appartengono alla cultura della nostra comunità", rimarca il sindaco di Sassari. "Va respinto con forza ogni tentativo di inibire il dibattito politico e l’azione della pubblica amministrazione – conclude – con la violenza, la sopraffazione e condotte estranee al vivere civile".