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Quaranta metri sopra il suolo, su un silo battuto da pioggia e vento gelido. È da lì che gli operai dell’Eurallumina continuano a lanciare il loro grido d’allarme verso Roma. Da lunedì quattro lavoratori presidiano la sommità del silos nello stabilimento di Portovesme, nel Sulcis, per chiedere lo sblocco di una vertenza ferma da anni e resa ancora più complessa dal congelamento degli asset finanziari del gruppo UC Rusal a causa delle sanzioni europee.
La notte appena trascorsa è stata la terza consecutiva passata tra umidità, freddo intenso e pioggia incessante, condizioni che nelle prossime ore dovrebbero peggiorare ulteriormente. Eppure, nonostante i disagi e la fatica, la decisione è una sola: resistere finché non arriverà una risposta concreta dal Governo.
Ieri c'è stata la riunione del Comitato di sorveglianza finanziario del Mef ma non sono arrivate notizie da Roma, dove oggi, nel pomeriggio, la governatrice sarda, Alessandra Todde, incontrerà il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, per discutere della vertenza entrate in vista della Finanziaria regionale da 10 miliardi.
"Attendiamo risposte da Roma, anche se c'è un po' di apprensione perché ci aspettavamo notizie in tempi più celeri - dice all'ANSA Enrico Pulisci della Rsa di Eurallumina - Ora auspichiamo che oggi possa arrivare una qualche notizia dall'incontro Todde-Giorgetti. Certo, da ieri il meteo non ci aiuta: è pesante stare quassù tra la pioggia e il gelo che dovrebbe acuirsi nelle prossime ore. Resistiamo in attesa di una soluzione".








