USB Sanità lancia un nuovo allarme sulla situazione dell’AOU di Cagliari, definita ormai oltre il limite della criticità. Il referente regionale Gianfranco Angioni, insieme ai componenti RSU Andrea Piras e Francesco Moica – precisando che la loro posizione non coincide con quella ufficiale della RSU –, parla di un sistema “al collasso, frutto di “scelte organizzative errate”, gestione inadeguata e assenza di una reale programmazione politica.

Secondo il sindacato, i reparti operano in condizioni insostenibili: organici ridotti all’osso, turni pesanti e standard assistenziali compromessi. I servizi proseguono solo grazie allo sforzo continuo del personale sanitario, un impegno ritenuto “non più accettabile né sostenibile”. USB attacca anche il periodo di commissariamento, che non avrebbe portato benefici, aggravando invece le difficoltà quotidiane.

Particolarmente critica la situazione al Pronto soccorso, dove la pressione assistenziale sarebbe da tempo oltre qualsiasi soglia di sicurezza, con effetti pesanti su operatori e pazienti. Tra i nodi più rilevanti viene indicato quello dei coordinamenti: bandi mai pubblicati da anni, decine di infermieri distolti dall’assistenza e impiegati in funzioni non formalizzate né retribuite, creando una gestione definita “caotica e opaca”.

USB attribuisce la responsabilità di questa deriva a scelte gestionali e politiche precise, reiterate nel tempo. Per evitare il tracollo, il sindacato chiede un piano straordinario di assunzioni e lo scorrimento immediato delle graduatorie concorsuali. Il 28 novembre, ricorda inoltre il sindacato, è previsto lo Sciopero Generale USB, con una manifestazione a Cagliari in Piazza del Carmine dalle 9:30, per denunciare “degrado organizzativo, precarietà strutturale e irresponsabilità politica” nella sanità pubblica.